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venerdì 03 maggio 2024

"Poetiche del non percepibile", conversazione con Emilio Fantin alla libreria Brac di Firenze

21-04-2023

Venerdì 21 aprile 2023, alle ore 18.00, alla libreria Brac di Firenze, in via de’ Vagellai 18 r, si svolgerà una conversazione sul libro "Poetiche del non percepibile" tra l’artista Emilio FantinGabi Scardi co-curatrice del volume, Fabiola Naldi, Susanna Ravelli e Daria Filardo.

Il libro Emilio Fantin, Poetiche del non percepibile (A&Mbookstore Edizioni, Milano, 2022), consente di addentrarsi nel lungo percorso di ricerca dall’artista sulle forme plurali degli stati di coscienza, sulle dimensioni del sogno, sul risveglio dal coma e su quegli stati di mezzo in cui la percezione non ha geometria e oggetto. Il libro è diviso in dodici capitoli in italiano e inglese, ognuno dei quali tratta una diversa forma di poetica ed è corredato da una sezione di immagini a colori.

Il libro nasce nell’ambito del progetto Risvegli, realizzato grazie alla VIII edizione dell’Italian Council (2020-2021). La presentazione sarà l’occasione per vedere il video The Light of Darkness, tratto dalla performance realizzata da Fantin come parte integrante del progetto, con alcuni performer dell’associazione Amici di Luca, alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris, Ospedale Bellaria. 

Emilio Fantin (Bassano del Grappa, 1954)  pone le condizioni per un confronto dialettico tra saperi diversi. Crea spazi e situazioni in cui invita a condividere l’area non geografica del sonno e del sogno – un’area in cui si generano intense dinamiche di scambio – alla ricerca di quei legami speciali e nascosti che animano la vita di una comunità. Fantin estende la sua indagine al coma, condizione dove maggiormente sembra echeggiare la presenza di una coscienza diffusa e impersonale. Quest’ultima, che si conforma in diversi stati generando continue epifanie, è il fulcro deIla sua poetica. Strettamente legato al tema della coscienza vi è quello dell’immaginazione che approfondisce attraverso pratiche di improvvisazione interiore, che riverberano nell’idea di un’estetica del non percepibile. Delle sue ricerche artistiche, Emilio Fantin cura in particolare l’aspetto pedagogico; pone grande attenzione al dialogo che si esprime come arte della conversazione e al concetto di comunità invisibile, dove gli aspetti poetici e evocativi del vivere sociale diventano pratica quotidiana. Dal 2005 è docente alla facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, dove ha iniziato assieme ad altri docenti una sperimentazione didattica, passando dai singoli corsi al corso integrato fino a culminare nel laboratorio Architettura e Arte negli spazi pubblici. Parallelamente è stato creato L’Osservatorio Public Art, struttura di ricerca per l’arte negli spazi pubblici. È promotore del progetto Dynamica, gruppo di studio nomade, per una ricerca sul rapporto tra i diversi saperi. Ha dato vita, assieme agli altri artisti del progetto Lu Cafausu, alla Fondazione Lac o le Mon, (San Cesario di Lecce, Puglia) per la ricerca artistica. Ha tenuto lezioni all’Art Institute of Chicago (2012) e collaborato con Free Home University, promosso dalla fondazione canadese Musagetes (2013/14). Ha partecipato a manifestazioni nazionali e internazionali tra cui: Sensibile Comune GNAM, Galleria Nazionale Arte Moderna, Roma (2016); ASU (Arizona State University) Art Museum (2013): Documenta 13 a Kassel (2102); Frasq, Festival internazionale della performance, Parigi (2011); Performa, Festival Internazionale della performance, New York, (2007); Biennale di Venezia (1993, 1999, 2008).

Per maggiori informazioni: www.libreriabrac.net