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giovedì 02 maggio 2024

"La fiamma possente", convegno su Maria Callas al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

19-05-2023
Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, che ha appena inaugurato uno dei due corridoi del foyer di platea con un interessante percorso decorativo in omaggio al celeberrimo soprano, nell’anno che segna il centenario dalla nascita, dedica a Maria Callas un significativo e importante convegno internazionale curato e condotto da Giovanni Vitali e Giancarlo Landini con i contributi di Michael Aspinall, Giuseppe Rossi, Daniele Spini, Andrea Estero, Maurizio Modugno, Roberta Pedrotti, Stephen Hastings, Alberto Mattioli, Piero Mioli, Marco Beghelli, Cristina Bersanelli, Luciano Alberti.

Nel primo giorno del convegno verrà proiettato in prima assoluta il film-documentario MyCallas di Roberto Dassoni, con le testimonianze e i ricordi di chi l’ha conosciuta: Luciano Alberti, Michael Aspinall, Carla Maria Casanova, Franca Cella Arruga, Giovanni Gavazzeni, Raina Kabaivanska, Giovanna Lomazzi, Dacia Maraini, Ferruccio Mezzadri, Silvano Sanesi, Maria Francesca Siciliani.

“La fiamma possente. Gli esordi di una diva” si snoderà nel corso di tre giornate (venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 maggio 2023) e tratteggia non solo gli aspetti artistici che hanno reso la figura di Maria Callas uno dei cardini musicali del Novecento, ma anche quelli che sono gli aspetti più importanti e curiosi dalle sue prime interpretazioni sui grandi palcoscenici internazionali, a partire dal suo debutto fiorentino avvenuto con la Norma di Bellini del 1948, sino ad arrivare alla leggendaria edizione di Medea del 1953, con la quale ‘La divina’ si consacrò per sempre alle pagine della storia della musica. Nel corso delle giornate dedicate al grande soprano saranno inoltre evidenziati quelli che sono stati i più importanti passi artistici della sua carriera, a partire dalle geniali intuizioni di Francesco Siciliani, direttore artistico del Maggio dal 1948 al 1957 il quale ebbe forse per primo il merito e la lungimiranza di intuire come le risorse vocali e il temperamento di quella giovane praticamente sconosciuta avrebbero potuto non solo essere l’inizio di una carriera straordinaria, ma anche quelle di una presenza che avrebbe cambiato per sempre la storia dell’opera lirica.

Il convegno

La prima giornata del convegno, che prende il via venerdì 19 maggio alle ore 16, sarà incentrata sui primi passi del soprano e su quelle che sono state le sue caratteristiche vocali e tecniche, che la porteranno poi a guadagnarsi l’appellativo di ‘Divina’ e proseguirà con un approfondimento su coloro che sono stati, artisticamente, i maestri del grande soprano. La giornata si chiude con la proiezione, in prima assoluta, del film-documentario “MyCallas” di Roberto Dassoni, con le testimonianze e i ricordi di chi l’ha conosciuta, da Luciano Alberti a Giovanni Gavazzeni a la grande Raina Kabaivanska.

La giornata di sabato 20 maggio si apre con l’approfondimento su due grandissime figure della musica e della cultura italiana del ‘900, che in parte hanno contribuito alla formazione artistica e professionale di Maria Callas: Tullio Serafin, nome a cui il soprano lega alcune delle sue leggendarie interpretazioni (si pensi alle storiche recite della Lucia di Lammermoor tenute al Teatro alla Scala nel 1953 insieme a Giuseppe Di Stefano, o a quelle dell’Armida dell’anno precedente in scena proprio al Maggio) e proprio Francesco Siciliani, un vero e proprio ‘padre artistico’ per il soprano. Altri approfondimenti della giornata vedranno il rapporto di Maria Callas con una delle figure liriche più amate di sempre, ossia Violetta di Traviata, e di quelli che sono state le grandi serate sinfoniche in cui ha consolidato il suo nome fra le stelle della grande musica; in conclusione, un'analisi su altri due ruoli che hanno contribuito ad alimentare la leggenda del soprano: Turandot prima e le sue storiche interpretazioni della Norma di Vincenzo Bellini. Si tratterà inoltre uno degli aspetti più celebri della carriera della Callas, ossia l’ormai celebre concetto del “Soprano drammatico d’agilità” e delle sue interpretazioni più celebri di alcune delle protagoniste del repertorio verdiano e di Bellini. Sempre parlando della voce “della Callas”, saranno approfonditi quelli che sono gli aspetti legati agli stili, ai generi e ai diversi registri nel canto della grande soprano.

La giornata conclusiva, domenica 21 maggio, sarà invece concentrata sul ricordo affidato a Luciano Alberti e su quelli che sono gli aspetti che, a quasi mezzo secolo dalla sua morte, rendono ancora il nome di Maria Callas un vero e proprio spartiacque non solo della storia delle voci femminili, ma della musica in generale.

Per maggiori informazioni: www.maggiofiorentino.com