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lunedì 29 aprile 2024

"Intus Legere - Le parole alate nell'arte di Ettore Giaccari" in mostra a Villa Arrivabene

10-06-2023

Fino al 22 giugno 2023, la Sala Libero Beghi di Villa Arrivabene (piazza Alberti, 1A - Firenze) ospita "Intus Legere - Le parole alate nell'arte di Ettore Giaccari", a cura di Giada Gasparotti e Riccardo Nicoletti, con la collaborazione del Quartiere 2. La mostra personale dell'artista raccoglie una selezione di opere informali e in minor parte digitali presentando inoltre due abiti sartoriali in seta progettati da Ettore Giaccari e Anna Flavia Leo.

Nei quadri di Ettore Giaccari il colore assorbe la forma, le figure vengono solo evocate e sembrano scomparire per permettere all’osservatore una lettura di ricordo mitologico o di sogno, una lettura dell’anima. L’artista è in bilico tra la scelta di linguaggi canonici e la negazione delle forme costituite ma, tra vertigini materico informali e parole senza una scansione ritmica precostituita, riesce a restituire una percezione dell’Io e delle sue più profonde incertezze. I “segni“ di Ettore Giaccari entrano nel campo della “contrarietà” tra ragione ed illusione e divengono momento di incontro in una fusione di intuizione spirituale e percezione sentimentale pur divenendo espressione concreta delle sue idee forti. Egli ci rappresenta una metamorfosi magica: corpi disgregati sembrano fondersi in entità alate che perdono la connotazione di genere ma conservano le ferite che li inchiodano alle umane passioni; statue rovinate dal tempo o corpi scolpiti nella vita? Splendida la tela dove l’autore evoca la battaglia di Troia dove il cavallo scelto per il ricordo non cela nel suo ventre i condottieri che distruggeranno la città ma accoglie una figura femminile, richiamo ad Andromeda che, vittima, diverrà bottino di guerra e ci appare raggomitolata, nuda tra cavalli trasfigurati e fiamme che bruciano corpi. La ricerca dell’amore ci asseta d’acqua dolce ed il suo ritrovamento ci calma e pulisce ferite che forse si riapriranno ma non è forse questo il percorso che connota il senso della nostra esistenza? Quindi, i cavalli di Ettore sono ancora il simbolo della più struggente libertà oppure la libertà può diventare il più pericoloso dei doni (dal discorso di Laoconte ai Troiani: “Timeo Danaos dona ferentes – Temo i Greci che portano doni”)? A questa domanda ed ad altre sulla sua ricerca lasciamo che siano le sue stesse parole a rispondere.

"È una pittura che provoca pensiero, intrisa di suggestioni letterarie quella del maestro Ettore Giaccari. L’indissolubile rapporto tra mente e manualità, ‘Fil rouge’ del suo linguaggio, trasferisce su tela uno stile composito e materico che attinge al passato per addentrarsi nel presente, nell’Io” più profondo di ognuno di noi. La sua Arte palesa dinnanzi allo spettatore un punto di partenza, una porta verso l’oltre in un “metaverso” di materia in cui ogni tratto rivela a chi guarda infiniti racconti. Ammirare il suo lavoro, soffermarsi, chiudere gli occhi significa ritrovarsi tra pensieri filosofici di aristotelica memoria, stoiche citazioni e platonici riferimenti. Cenni aulici di antica provenienza rivivono nel suo linguaggio contemporaneo, cavalli talvolta futuristi nella loro resa dinamica emergono da tocchi corposi, figure umane ci appaiono nella loro spiritualità sublime. Il pennello corre sulla tela come fosse una penna sulla carta assottigliando quella labile distanza che separa la figurazione dalla scrittura; poliedrico sperimentatore trasforma la parola in immagine e, al contempo, la fa convivere in un fluido incessante di sentimento e mito. Pittura e ‘poiesis’ si fondono in queste tele dal sapore “omerico”, intrecciandosi indissolubilmente, contaminandosi e sviluppando un’identità che, non cedendo mai alla mimesi, stimola anche il tatto e non più solo la vista. Lo stile del maestro diviene menzione all’Arte povera nel suo esplicito interesse verso materiali non convenzionali, nel suo tocco voluminoso e deciso che interagisce con il tempo e con lo spazio, che fa sua una gestualità in cui la stratificazione diviene strabordante, sino quasi a fuoriuscire dalla tela. Un’arte la sua, che si allontana dal rigore matematico e dalla geometria per approdare all’informale; in cui la materia dialoga con il verbo e la figura, altresì, con il simbolo che si fa archetipo. La mostra “Intus legere. Le parole Alate nell’arte di Ettore Giaccari” racchiude una selezione di opere, informali e in minor parte digitali, in cui l’abilità innata del maestro, narratore appassionante, capace costruttore di storie emerge dirompente in ogni singola gradazione. Leggere all’interno delle infinite increspature di colore che il Giaccari crea sulla tela diviene un viaggio tra passato e presente, tra ‘chi eravamo’ e ‘chi siamo’. Il queste sale il candore del bianco, “non colore” per eccellenza, luogo d’inizio e di fine, del tutto e del niente lascia a mano a mano posto alle tinte forti e passionali cui il maestro ci ha abituati."
Da “Attraverso” – testo critico di Giada Gasparotti (curatrice della mostra)  

Ettore Giaccari è nato il 18 giugno 1963 a Terni. Studia a Viterbo fino alla Maturità Scientifica. Dal 1982 vive in toscana fra Pisa Arezzo Firenze. In Firenze dal 1994. Libri di poesie e testi teatrali pubblicati: “AGGRAPPATO A QUEL LENZUOLO” 1989, “RAGIONE DEL TUO SILENZIO” 1990, “ NOS” 1991, “LA FIAMMA SMOSSA DA LEI” 1993, “QUATTRO VETRI SPARSI” 1995, “TRACCE FOSSILI FRA OPALI E ARDESIE” 1996, “RICERCA” 1998, “SENZA DIRSI” 2007, “LA MASCHERA BIANCA DELLA SIGNORA” 2010. Personali: Gaeta – 1988: “NERO DI CHINA E RAME” incisioni su rame e poesie, Arezzo – 1995: “LA RAGAZZA DEL RITRATTO” rappresentazione teatrale da “Di cristallo angeli e gardenie”, Firenze – 2012: “I VOLTI DELL’ANIMA” oli su tela e poesie. Riconoscimenti: La Spezia – 1994: 4° qualificato al premio INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA “CINQUE TERRE” con il libro “La fiamma smossa da lei”, Firenze – 2013: premiato al XXXI PREMIO FIRENZE con l’opera; “Disarcionato”, Firenze – 2014: premiato al XXXII PREMIO FIRENZE con l’opera “Trafitto”; Firenze – 2015: premiato al XXXIII PREMIO FIRENZE con l’opera “Arena Rubra”.
Il suo sito ufficiale: www.ettoregiaccari.it 

Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il martedì ed il giovedì anche dalle ore 14.30 alle ore 17.00.

Per maggiori informazioni: https://quartieri.comune.fi.it 

MSP