“Le opere di Elio De Luca parlano un linguaggio universale, capace di rivolgersi ai cuori e alle intelligenze di tutti, a prescindere dalle proprie appartenenze”. Così il presidente Eugenio Giani inaugurando la nuova mostra allestita in in Palazzo Strozzi Sacrati, “La voce del silenzio” di Elio De Luca, curata dal museologo, critico, storico dell’arte Maurizio Vanni, in cui sono esposti 26 quadri e 8 sculture della vasta produzione dell’artista calabrese ma pratese di adozione. La mostra è stata aperta giovedì 29 giugno 2023 alla presenza dell’autore e del curatore.
“Elio De Luca – ha detto il presidente Giani - richiama il nome di un artista che come pochi ha saputo rappresentare le grandi questioni della vita, in un percorso fatto insieme di ricerca e di autenticità, di tecnica raffinata e di grande potenza evocativa. Avevo avuto già modo di incontrare la sua opera in mostre precedenti e ora considero un grande onore che le ultime sue opere possano essere esposte a Palazzo Strozzi Sacrati. Pensavamo esattamente a iniziative del genere quando abbiamo deciso di destinare alcune sale a un percorso museale e alla fruizione pubblica. Un modo anche di avvicinare l’istituzione ai suoi cittadini, nel segno della cultura e dell’arte”.
Da oltre quarant’anni sulla scena artistica nazionale, Elio De Luca ha conquistato notorietà e mercato affinando la sua tecnica su figure emblematiche, sospese in uno stupore che diresti malinconico, ma che a ben vedere rivela addentellati esistenziali nell’allure narrativa novecentesca. Ammirando i suoi quadri, non si sa mai se siamo noi a guardare i personaggi o se sono loro, con i grandi occhi, a scrutarci, dubbiosi e intristiti. Elio De Luca è artista che nasce in Calabria, ma che arriva in Toscana giovanissimo e che alla Toscana deve gran parte della sua formazione come uomo e come artista. Uno dei temi su cui più si è concentrato è quello dell’identità: tema sempre complesso, ma ancor più nella complessità del tempo presente.
“Mi sembra significativo - ha proseguito Giani - che questa mostra – dal titolo La voce del silenzio – faccia seguito alla mostra ispirata al Cantico dei Cantici, uno dei vertici assoluti della poesia d’amore di tutti i tempi. Dopo il testo biblico, la ricerca di una voce che appartiene alla dimensione più interiore, a prescindere dalle stesse parole. Allo stesso modo trovo significativo che tra le opere inedite esposte ci siano quattro Annunciazioni e una Maestà realizzare nel periodo della pandemia, quasi come a cercare un senso più profondo e più elevato in frangenti che ci hanno resi tutti più fragili e insicuri”.
L’artista Elio De LucaL’artista calabrese (1950, Pietrapaola, Cosenza), si trasferisce giovanissimo a Prato dove si diploma presso la Scuola d'Arte Leonardo da Vinci. In questa città, dove ha tenuto la sua prima mostra alla storica Galleria Muzzi nel 1972, ha da sempre affiancato alla continua attività di ricerca, un percorso espositivo piuttosto regolare. Ma dal 1998, dopo l’antologica che il Comune di Prato gli ha dedicato in Palazzo Datini, la frequenza e l’importanza di rassegne, incarichi e riconoscimenti sono state sempre maggiori.
Nel 2001 espone alla Galleria Arte Capital di Brescia con l'importante catalogo della mostra curato dal critico Tommaso Paloscia; nel 2002 è chiamato a realizzare l'VIII Palio della Costa Etrusca. Nello stesso anno la Galleria Comunale del Castello Aragonese di Taranto ospita la mostra itinerante "Fermate il Tempo", accompagnata dall'omonima e prestigiosa monografia curata dal museologo e storico dell'arte Maurizio Vanni e nel 2003 un’altra personale viene allestita a Firenze, nel Palagio di Parte Guelfa, con un catalogo curato da Giovanni Faccenda e successivamente a Palazzo Panciatichi (in questa occasione un’opera viene acquisita dalla Pinacoteca regionale). Nel 2004 la mostra itinerante, "Il palcoscenico dell'esistenza" viene presentata presso l'appena restaurato Ridotto del Teatro del Popolo di Castelfiorentino.
Nel 2005 realizza la personale “Mater Terrae” nella città di Matera. Questo è anche l'anno della definitiva consacrazione internazionale di De Luca, invitato ad esporre al M'ARS Contemporary Art Museum di Mosca insieme ad un selezionato gruppo di artisti internazionali. In seguito, la pittura di De Luca si è fatta più “plastica” e raffinata, ottenendo consensi: l’artista viene invitato, nel 2006, al Foreign Art Museum di Riga, in Lettonia, mentre gli viene organizzata la personale “Di luce e d’ombra” presso i Musei Civici della Città di Lecco. Nello stesso anno De Luca è uno degli artisti selezionati per partecipare alla mostra "Rifiuti preziosi - Il Nouveau Réalisme e la cultura contemporanea", tenutasi a Firenze nei prestigiosi locali di Palazzo Strozzi. Nel 2007 è stato uno degli artisti selezionati per rappresentare l’Istituto di Cultura Italiana all’Artist Istanbul Art Fair di Istanbul. Dello stesso mese la partecipazione, con cinque grandi opere, alla mostra "Artisti italiani contemporanei" presso il Boca Raton Gallery Centre, in Florida, mentre nel 2009 Poppi gli ha dedicato un’antologica alla Galleria Comunale d’Arte Moderna.Tra il 2009 e il 2011 tre mostre collettive curate da Filippo Lotti. Nel 2010 è da segnalare una retrospettiva al Museo Nazionale di Palazzo Venezia a Roma. Del 2012 la mostra alla Dogana Veneta del Comune di Lazise (Verona) e del 2013 “Il cercatore di sogni” alla Galleria SpaziArti di Milano e “Nuvole spettinate” alla Sala Ugo Capocchini di Barberino Val d'Elsa (Fi).
De Luca partecipa assiduamente alle più importanti fiere d'arte: Artefiera Bologna, Expo Arte Bari, Arte Padova, Arte Parma. Molte le città in cui l'artista presenta i suoi lavori: tra queste Roma, Firenze, Siena, Crotone, Pietrasanta, Lecce, Massa, Verbania, Pistoia, Milano, Taranto, Bari, Torino, Brescia, Forte dei Marmi, Lecco. Sue opere entrano a far parte di collezioni pubbliche e private anche in Germania, Francia, Olanda, Belgio, Australia e Stati Uniti d'America.
Fonte: Toscana Notizie - Agenzia di informazione della Giunta Regionale