Città di Firenze
Home > Webzine > "I CARE. Don Milani 100", ultima settimana del festival dei Chille de la balanza
giovedì 21 novembre 2024

"I CARE. Don Milani 100", ultima settimana del festival dei Chille de la balanza

04-07-2023

Si avvia alla conclusione ”I CARE. Don Milani 100”, il lungo, emozionante e affollato Festival dei Chille de la balanza sul priore di Barbiana.

Nella settimana dal 4 al 9 luglio 2023 molti gli appuntamenti che avranno luogo a San Salvi e alla Biblioteca Luzi. I Chille ospitano spettacoli teatrali ed incontri con allievi e studiosi di don Lorenzo, autori di importanti pubblicazioni in merito. Tutti eventi da NON PERDERE! Ecco i primi appuntamenti.

Si comincia con un doppio evento martedì 4 luglio. Alle ore 18 presso la Biblioteca Luzi avrà luogo l’incontro con Paolo Landi, allievo di Barbiana e autore del libro “La Repubblica di Barbiana. La mia esperienza alla scuola di Don Lorenzo Milani”. Edizioni Lef. Landi, figlio di contadini del Mugello, voleva studiare ma la sua famiglia era priva di mezzi. Si ritrova, così, alla scuola di Don Milani. E’ suo padre a portarlo a Barbiana perché ha sentito parlare d’un prete che fa scuola gratis, mandato lassù perché era troppo dalle parte dei poveri. Paolo sale ogni giorno in bicicletta; da Barbiana spicca il volo verso una lunga carriera come la sua biografia ci racconta. Il suo libro si sofferma sul Don Milani prete e maestro, e sull’influenza che il Priore ha avuto nel mondo del lavoro sino ai recenti riconoscimenti: su tutti quello di Papa Francesco.

Sempre martedì 4, ma alle ore 21.30 e a San Salvi approda un applauditissimo spettacolo teatrale sul priore di Barbiana. Parliamo di “Cammelli a Barbiana” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con in scena lo stesso Luigi D’Elia. La regia è firmata da Fabrizio Saccomanno. Questo spettacolo è stato  prodotto con la collaborazione della Fondazione Don Lorenzo Milani e del festival Montagne Racconta (Treville, Montagne - TN). “Cammelli a Barbiana” narra la storia di Lorenzo, un ragazzo ricco, sorridente e pure bello. In lotta con la scuola e la sua famiglia. I domestici di casa lo chiamano “signorino”, e a lui non va giù. La storia di un prete, maestro e uomo, è scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia: un racconto che parla agli adulti. È la storia di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Lassù c’è tutto il tempo che serve per aspettare gli ultimi. “Cammelli a Barbiana” è una storia raccontata da Luigi D’Elia, un artigiano della narrazione e un educatore ambientale che con i bambini, i ragazzi e le maestre ci lavora da oltre quindici anni tra la natura e i banchi di scuola. E’ un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno…videro un cammello volare sulle loro teste.

Mercoledì 5 luglio  si ritorna alla Biblioteca Luzi, dove alle ore 18 ci sarà l’incontro con Sandra Passerotti, autrice del singolare libro “Le ragazze di Barbiana. La scuola al femminile di Don Milani”. Edizioni Lef 2023. Il libro raccoglie le testimonianze femminili che agirono a diverso titolo nella scuola di Barbiana. Dà voce ad alcune ex-allieve di don Lorenzo Milani e a donne che lì svolsero un ruolo educativo. Il tutto con un fondamentale richiamo alla Costituzione: Don Milani applica il dettato costituzionale secondo cui anche le donne devono avere accesso all’istruzione. Le fonti sono inedite e documentate. La nuova edizione, realizzata per i 100 anni dalla nascita di don Lorenzo, si arricchisce di alcune nuove testimonianze, di una riduzione teatrale e del commento del prof. Argiropoulos, del Dip.to Discipline Umanistiche Università di Parma.

L’indomani, giovedì 6 luglio sempre alla Biblioteca Luzi e alle ore 18, ancora un incontro: in quest’occasione con Vanessa Roghi,  scrittrice e autrice televisiva, che firmò nel 2017 il libro “La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole”, Editore Laterza. Il saggio della Roghi propone una lettura illuminante per comprendere la storia e l’impatto del lavoro del parroco di Barbiana. Partito da una piccola frazione nelle montagne del Mugello, il suo “canto di fede nella scuola”, analizza Vanessa Roghi, è presto diventato un libro d’inchiesta fondamentale per riflettere sulla condizione della scuola italiana, negli anni Sessanta e ancor oggi. L’idea di scuola come comunità e la necessità di una lotta anticlassista in ambito educativo sono infatti temi centrali nel dibattito attuale sulle sorti della scuola in Italia. “La lettera sovversiva…” dimostra che, a più di mezzo secolo di distanza, è ancora utile soffermarsi sul pensiero di don Milani e sul suo progetto riformatore a favore di un rinnovato programma educativo e di un ripensamento del ruolo da attribuire all’istituzione scolastica..

La sera di giovedì 6 luglio  si ritorna a San Salvi. Alle ore 21.30 ancora uno spettacolo teatrale: in scena “Cara professoressa” di e con Beppe Casales, che così lo presenta. “Gianni è un bidello di una scuola italiana. Uno studente gli regala ”Lettera a una Professoressa” di Don Milani e i ragazzi di Barbiana. Nel libro Gianni trova la sua storia, scopre che tra la scuola che combatte Don Milani e la scuola attuale ci sono molte cose in comune, che la scuola pubblica italiana è cambiata, ma non così tanto. Gianni racconta la sua storia scolastica e umana, con tutte le pazzie e le paranoie di un adolescente, con la musica dei Nirvana e un amore non corrisposto, ma anche con tutte le difficoltà che la scuola nasconde. Perché la scuola italiana è ancora un luogo di umiliazione, di discriminazione e di ingiustizia. Poi però Gianni finisce per guardarsi attorno, come i ragazzi di Don Milani. E scopre che in Finlandia la scuola pubblica ha preso tutta un’altra strada, una strada di coraggio, di fiducia e responsabilità. Esattamente le cose che mancano alla scuola italiana. Il mio Cara professoressa è un canto d’amore per la scuola pubblica”.

Come per tutti gli eventi del Festival su don Milani, l’ingresso a queste iniziative è libero, ma – data la limitatezza dei posti disponibili - la prenotazione è consigliata mandando un messaggio whatsapp al 335 6270739 o una mail a info@chille.it.