Una storia vera. Il rapporto tra una figlia non ancora adolescente e un padre “tossico”, sullo sfondo della corpulenta provincia italiana degli ’80. Gli altri anni ’80. Regista, performer, artista digitale,
Cinzia Pietribiasi presenta “Padre d’amore, padre di fango”, giovedì 3 agosto 2023 alle ore 21.15 alla BiblioteCaNova Isolotto di Firenze, in via Chiusi 4/3a, per l'anteprima estiva di
Avamposti Festival del Teatro delle Donne, organizzata nell’ambito dell’
Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze.
Lo spettacolo ci porta a Schio, piccola e industriosa città dove nascono e crescono grandi aziende tessili come la Lanerossi. E che negli anni ‘80 viene sommersa dall’eroina, assistendo con indifferenza e paura l'annichilimento della generazione venti-trentenne dell’epoca.
Il padre, a cui fa riferimento il titolo dello spettacolo, è uno di quei tanti giovani che dall’impegno politico e la lotta operaia passano all’abuso di una sostanza che fa piazza pulita di tutti gli affetti e di tutte le passioni. Una sostanza che vince sempre, che si impone prepotentemente e mina tutti i rapporti familiari.
La figlia è la giovanissima testimone di un cambio epocale, quello del 1989. In quello stesso anno, il padre decide di cambiare vita, entrando in una comunità terapeutica e il mondo attorno cambia drasticamente. Si delinea un mondo pre e un mondo post. La scrittura, dallo stile quasi cinematografico, procede per frammenti, immagini della memoria, odori degli ambienti abitati, eventi storici e copre un arco di tempo che va dal 1979 al 1992.
La narrazione è scevra da giudizi e commenti e rispecchia il punto di vista della bambina, che lentamente, ma inesorabilmente, diventa consapevole di ciò che sta accadendo a suo padre. Attraverso l’occhio della webcam, gestita in tempo reale, il corpo, con i suoi segni e le sue cicatrici, diventa mappa di un percorso a ritroso nella memoria. Lo schermo restituisce una visione altra sia sul corpo che sulla cartina geografica, presente in scena, sulla quale si muovono dinosauri e paperelle ingigantiti e fuori scala. A completare la mappatura della memoria, un albero genealogico e un’installazione olfattiva che restituisce gli odori delle case abitate dai protagonisti.
L’autrice è in scena con la giovane sorella, Giorgia Pietribiasi, cantautrice e musicista. Immagini di Ayanta Noviello e Cinzia Pietribiasi, scene di Giulia Drogo, voce narrante Michele Zaccaria.
Ingresso 2 euro.
Per maggiori informazioni e prenotazioni:
www.teatrodelledonne.com