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mercoledì 25 dicembre 2024

Intercity Dublin: la nuova drammaturgia internazionale al Teatro della Limonaia di Sesto

15-09-2023

Il Festival Intercity nel 2022 ha celebrato i suoi 35 anni di attività con una bellissima edizione che l’ha riportato alla “vecchia amica” Montreal, segnando così il suo ritorno alla internazionalità - che è la sua vera natura - superando il periodo della profonda crisi nella quale il mondo intero è sprofondato tre anni fa. Quindi, pieni di fiducia per un futuro migliore e proficuo, abbiamo rimesso il treno sulle sue rotaie e lo stiamo guidando al suo cammino “di città in città”, certi dell’enorme contributo che l’incontro delle arti e delle culture diverse porta con sé.

È innegabile, basta osservare le precedenti edizioni per comprendere, il grande incontro che ha avuto luogo tra il Festival Intercity e le edizioni dedicate all’Inghilterra, paese che ha segnato indiscutibilmente il percorso della nuova scrittura teatrale internazionale degli ultimi decenni. Ma un paese, strettamente collegato con l’Inghilterra, che ha contribuito fortemente alle arti, alla letteratura e al teatro stesso continuava a sfuggirci. L’Irlanda. Ma questo periodo di attesa si è compiuto e il suo tempo sia arrivato. Così nel 2023, per la prima volta, avrà luogo Intercity Dublino.

L’Irlanda è un paese che ha fatto nascere artisti di enorme talento che con il loro lavoro hanno contribuito al progresso e allo sviluppo delle arti a livello internazionale: da Samuel Beckett a Oscar Wilde, da George Bernard Shaw ai più recenti Enda Walsh e Conor Mc Pherson, o agli U2.

Il programma di Intercity Dublino ovviamente farà un passo avanti per cercare autori nuovi - o comunque autori assolutamente contemporanei, con opere nuove non presentate finora in Italia, per aprire così un’importante finestra verso il nuovo teatro irlandese, cercando di costruire ponti e sinergie tra gli artisti dei due paesi. Molto importante è la collaborazione che è nata tra il Festival e le istituzioni irlandesi che ci hanno guidato per mesi in una minuziosa ricerca nel loro teatro contemporaneo: Culture Ireland e Irish Theatre Institute.

Come sempre moltissimi saranno gli artisti, sia italiani che stranieri – irlandesi in questo caso, coinvolti nella realizzazione della 36° edizione del Festival Intercity tra nuove produzioni, studi/mises en espace, ospitalità e incontri.

L’inizio di Intercity Dublin è consacrato a due grandi produzioni, su due testi scritti da due tra i più importanti autori irlandesi degli ultimi anni, in prima assoluta in italiano.

La prima (15,16,17 settembre) sarà il capolavoro di Mark O’Rowe THE APPROACH, tradotto da Anna Rusconi, per la regia di Andrea Macaluso, una coproduzione tra Il Lavoratorio e Intercity, con Alessandra Bedino, Teresa Fallai e Giulia Weber. È la storia di tre donne, cresciute insieme che ora si incontrano per l'occasionale chiacchierata tra amiche o, nel caso di coloro che non si parlano più, non si incontrano affatto. Stratificato psicologicamente, disseminato di bugie ed evasioni, è uno spaccato sulle relazioni umane la cui struttura frammentata e circolare cela più di quanto ci si potrebbe aspettare.

La seconda (22, 23, 24 settembre) sarà un testo che ha fatto molto discutere al suo debutto in Irlanda, scritto dal genio di Mark O’Halloran, CONVERSATIONS AFTER SEX, per la regia di Dimitri Milopulos, tradotto da Lorenzo Borgotallo, prodotto dal Teatro delle Donne in collaborazione con Intercity, con Barbara Esposito, Gabriele Giaffreda e Anastasia Ciullini. In una sequenza di conversazioni inaspettate e indifese dopo una serie di incontri sessuali anonimi, una donna scopre uomini con lo stesso profondo bisogno di comunicare e connettersi nella città solitaria e scomposta. La loro fede nello scudo dell'anonimato consente loro di rivelare parti di se stesse nascoste ad amici, familiari o amanti. Le conversazioni, tenute all'ombra dal senso di colpa, dal rimpianto o dalla vergogna, sono cupamente comiche e inquietanti, rivelando un ritratto devastantemente onesto di una società.

Dall’edizione 2020 di Intercity, mossa dalla situazione di disagio che la nostra società sta attraversando e credendo fortemente che il teatro non è altro che cibo per le giovani menti, la direzione artistica del Festival, ha creato un nuovo progetto per i bambini dai 6 ai 10 anni sotto il titolo Intercity Young. Il progetto ormai sperimentato con successo nelle due ultime edizioni dedicate all’Italia e a quella dedicata a Montreal come finestra sulla drammaturgia per i piccoli spettatori, farà un ulteriore passo durante il prossimo Intercity, coinvolgendo nuovamente le giovanissime generazioni; IRLANDA IN FABULA, un progetto di Enrica Pecchioli, che avrà come epicentro le fiabe e la mitologia irlandesi, andrà in scena (17, 23 settembre, 1 ottobre) in prima assoluta.

Il programma proseguirà con due studi - mise en espace in prima assolta in italiano:

NASCONDIGLI (Lie Low) di Ciara Elizabeth Smyth (30 settembre) tradotto da Lorenzo Borgotallo e curato dal Teatro Solare è una nuova commedia cupamente divertente della grande autrice irlandese che offre un'esplorazione teatrale nel cervello umano attraverso la sessualità. Sarà presente l’autrice che incontra il pubblico parlando della sua scrittura.

ACCADDE SU UN PONTE (Once Upon a Bridge) di Sonya Kelly (1 ottobre) per la regia di Sebastiano Spada, la traduzione di Maria Scorza, a cura della compagnia I Nuovi, si ispira a eventi reali e intreccia una storia sul trionfo e la fragilità umana, sul potere del destino e del caso, e sul perché a volte scegliamo di odiare e altre volte scegliamo di ballare.

Fishamble: The new play company una delle compagnie Irlandesi più importanti, che gode di tanto successo sia in patria sia all’estero, facendo sia commuovere sia ridere il suo pubblico con un linguaggio dissacrante su temi caustici, farà parte del Festival con SILENT (7, 8 ottobre) di e con Pat Kinevane, per la regia Jim Culleton. Silent è una parodia sul "grande artista maschio" e scopre alcune difficili verità su privilegi e potere. Usando il mondo dell'arte come metafora, lo spettacolo è un esame letterato ed esilarante di genere e potere. Lo spettacolo sarà presentato in prima nazionale in inglese con sottotitoli in italiano.

Il progetto Intercity Connections, che nasce da una storica e felice collaborazione con il National Theatre di Londra e si sviluppa da ormai 26 anni all'interno della programmazione del Festival Intercity, farà parte del programma del Festival durante la prima metà di ottobre con nuove repliche delle produzioni di IC Connections 2023 che coinvolgono i tre istituti superiori sestesi: EXTREMISM di Anders Lustgarten, AFTER JULIET di Sharman McDonald e TRE di Harriet Braun.

Sempre in collegamento con il progetto Intercity Connections e nell’ottica di avvicinare sempre più giovani verso la struttura e verso il teatro in generale, farà parte della programmazione uno studio (29 settembre) frutto di un importante workshop internazionale che coinvolgerà le nuove generazioni del teatro, sul bellissimo testo di Nancy Harris, JOURNEY TO X. A condurre il workshop (26-29 settembre) e curare lo studio l’irlandese Peter Hussey e la sua compagnia Crooked House in coproduzione con Intercity.

La chiusura della 36° edizione di Intercity (13, 14, 15 ottobre) sarà riservata ad un Back to Montreal con tre nuove repliche dello spettacolo che ha debuttato all’interno di Intercity Montreal 3 con enorme successo di pubblico e di critica, TOM A LA FERME - TOM ALLA FATTORIA, di Michel Marc Bouchard. La produzione è disegnata e diretta da Dimitri Milopulos con la traduzione di Francesca Moccagatta, e con in scena Olmo De Martino, Gabriele Giaffreda, Giulia Weber, Sonia Remorini. Tom si reca in campagna per partecipare al funerale del suo partner. Lì scoprirà che nessuno sapeva della sua vita privata e della sua omosessualità, tranne suo fratello, che gli impone violentemente il silenzio, facendo nascere una terribile relazione con Tom basata sulla sindrome di Stoccolma.

Ad arricchire il programma artistico, di notevole rilevanza sarà la mostra TEATRO allestita nel Foyer del Teatro della Limonaia per tutta la durata del Festival. Si tratta di una mostra insolita e unica nel suo genere; una mostra di modellini di scenografie. Una selezione tra le più importanti produzioni che hanno segnato la storia della Limonaia / Intercity, per festeggiare i 35 anni di lavoro sulle scene di Dimitri Milopulos. Milopulos (regista e scenografo, autore e attore) ha disegnato oltre 70 produzioni, dirette sia da lui stesso sia da registi da tutto il mondo, principalmente su testi di autori di drammaturgia contemporanea. Ora, a distanza di 16 anni dalla prima mostra per Intercity 20° anniversario, mette in mostra una selezione dei modelli di scena, come testimonianza di un percorso artistico e creativo che ha legato e lega l’artista alla storia di Intercity.

Per maggiori informazioni: www.teatrodellalimonaia.it