Città di Firenze
Home > Webzine > FloReMus: "La policoralità nella politica culturale dei Medici" all'Auditorium Sant'Apollonia
domenica 05 maggio 2024

FloReMus: "La policoralità nella politica culturale dei Medici" all'Auditorium Sant'Apollonia

14-09-2023

Nell’ambito del festival internazionale «FloReMus. Rinascimento Musicale a Firenze», giovedì 14 settembre 2023 alle ore 18.00, nella Sala Poccetti dell’Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25, Firenze; ingresso libero), proseguono le conversazioni con La policoralità nella politica culturale dei Medici, a cura di Bettina Hoffmann, grande violista da gamba e studiosa. La musica va certamente definita come la più astratta e impalpabile tra tutte le espressioni dell’umana ricerca del bello. Eppure sappiamo che anche quest’arte può veicolare messaggi politici e sociali assai concreti e tangibili. Meglio ancora lo sapevano i Medici, che inserivano la musica saldamente nel loro progetto culturale volto a conferire alla loro famiglia di sospette origini e di recente ascesa sociale quell’aura di nobiltà di cui avevano un disperato bisogno. Tra tutte le forme musicali che il vivace Cinquecento creò e portò alla perfezione, individuarono proprio nella policoralità il mezzo più potente ed efficace per conquistare sudditi recalcitranti, per rivaleggiare con l’alta nobiltà italiana, avversaria o alleata che fosse, o per confezionare preziosi doni diplomatici apprezzati per la loro unicità in tutta Europa. In stretto connubio con altre arti a loro care – l’architettura, la pittura, la scenotecnica – la musica a cori battenti fu una delle carte che fecero vincere ai Medici il gioco del potere.

Bettina Hoffmann, tedesca, vive a Firenze, dove svolge una vivace attività come violista da gamba, violoncellista e musicologa. Come solista e col suo ensemble Modo Antiquo (fondato col compagno d’arte e di vita Federico Maria Sardelli) ha dato concerti nei maggiori festival e teatri europei. Tra la vasta produzione discografica (più di settanta CD per Deutsche Grammophon, Naïve, Amadeus e altri), sono da ricordare in particolare le incisioni dedicate a Marin Marais, Diego Ortiz, Silvestro Ganassi, Johann Schenck e Domenico Gabrielli. Nel 1997 e nel 2000, con due CD di Modo Antiquo, ha avuto la nomination ai GRAMMY AWARDS. È autrice del Catalogo della musica solistica e cameristica per viola da gamba (LIM, 2001) e del volume La viola da gamba èdito in italiano (L’Epos, 2010), in tedesco (Ortus, 2013) e in inglese (Routledge, 2018). Il volume Gli archi bassi di Antonio Vivaldi è uscito nel 2020 per l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi e una traduzione in tedesco è in preparazione. Alla storia dei suoi strumenti ha dedicato inoltre articoli e edizioni critiche (Bärenreiter, SPES etc.).

Bettina Hoffmann è docente al Conservatorio «G. B. Martini» di Bologna e alla Scuola di Musica di Fiesole. Ha ideato la biennale Giornata Italiana della Viola da Gamba, insignita con una medaglia dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e il European Viola da Gamba Network, un progetto sostenuto dalla Comunità Europea.

FloReMus (che quest’anno comprende 10 concerti dei quali 4 serali, 7 conversazioni e 2 laboratori) è il primo festival interamente dedicato alla musica del Quattro-Cinquecento nella città che ha maggiormente influito sulla cultura rinascimentale nelle sue sfaccettature artistico-visive, letterarie, musicali, filosofiche, scientifiche e politiche; rinascimentali sono anche i luoghi dei concerti serali (ore 21.15) e di quasi tutti i concerts à boire, riservati agli ensembles emergenti (ore 19, salvo uno alle 12), nell’intento di stabilire un’interazione fra la musica eseguita e l’ambiente che la ospita, perché lo spettatore fruisca in contemporanea di prodotti artistici che nacquero insieme, se non in simbiosi. Si prosegue l’esplorazione del vastissimo panorama musicale dal Quattro al Cinquecento, fino alle soglie del primo barocco, periodi di grandi movimenti politici, sociali, scientifici e artistici, musica inclusa, che presenta molte analogie con quella contemporanea. La programmazione, rivolta al pubblico di appassionati e curiosi italiani e stranieri, alterna manifestazioni che, con taglio diverso, si pongono l’obiettivo comune di far conoscere musiche e temi poco noti al pubblico di oggi. Nei concerti serali, i momenti più alti della produzione artistica del Festival, con la partecipazione di gruppi di livello europeo e con programmi musicali molto particolari e rari che sorprendono perfino gli specialisti, si sono già ascoltati l’originalissimo e travolgente spettacolo dei Dramatodia, il raffinato trio Baviera-Allegrezza-Vannelli, con un programma davvro poco vulgato e apprezzatissimo dal numeroso pubblico, la musica sublime magistralmente eseguita dall’ensemble L’Homme Armé e l’irripetibile concerto del liutista Bor Zuljan.

È consigliata la prenotazione per tutti gli eventi, compresi quelli ad ingresso libero, direttamente sul sito https://hommearme.it/ (dove si troverà il calendario completo; solo per informazioni o per disdire prenotazioni si può scrivere a informazioni@hommearme.it).