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giovedì 21 novembre 2024

Premio Giacomo Matteotti 2023 all'attrice toscana Silvia Frasson

09-10-2023
Con lo spettacolo “Poveri noi - Storia di una famiglia nella tragedia della guerra”, l’attrice e autrice toscana Silvia Frasson si è aggiudicata la 19esima edizione del Premio Giacomo Matteotti – sezione Opere letterarie e teatrali - prestigioso concorso organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dedicato a testi che illustrano ideali di fratellanza tra i popoli, libertà e giustizia sociale. La cerimonia di premiazione si svolgerà il 20 ottobre 2023 a Palazzo Chigi. Silvia Frasson porterà in scena lo spettacolo il 10 novembre al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze).

“Poveri noi - Storia di una famiglia nella tragedia della guerra” racconta le vicende della famiglia di Gabriella Degli Esposti, partigiana medaglia d’oro al valore militare. La storia è presentata dal punto di vista di una bambina, la figlia di Gabriella, Savina Reverberi Catellani, che ha collaborato come consulente storica. La regia è di Andrea Lupo, attore e regista e direttore artistico del Teatro delle Temperie, che ha prodotto lo spettacolo.

Sono commossa e felice per questo riconoscimento - spiega Silvia Frasson, autrice e interprete dello spettacolo - . I valori che animano il Premio Giacomo Matteotti sono gli stessi che condivido con il pubblico quando porto in scena ‘Poveri noi’. Pur circostanziata, la storia di Gabriella ci parla di tutte le guerre, di tutte le oppressioni, di tutte le famiglie distrutte. In ogni luogo e in ogni tempo. Un orrore che ho voluto raccontare attraverso lo sguardo e le parole di una bambina, che dall’infanzia si trova proiettata nella tragedia’”.

“Far raccontare a Savina bambina – continua l’attrice e autrice toscana - obbliga a dare poco per scontato, a evitare strade intellettualistiche e stare sulla sostanza delle cose, non solo utilizzando parole semplici ma rendendo semplice la comprensione del significato più profondo di quello che è successo. Una fluidità sostenuta dalla scelta di accompagnare i cambi di scena con una danza di bambina, sempre meno spensierata e sempre più rigida. E poi le belle musiche di Guido Sodo che ci restituiscono senza bisogno di scenografia il territorio emiliano”.

Formatasi alla Scuola d'Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, Silvia Frasson ha seguito parallelamente due strade: quella di attrice di prosa - con Gigi Dall'Aglio, Stefano Massini, Massimo Castri, Leo Muscato, Aldo Tarabella - e quella di narratrice, dando vita a una sua particolare narrazione, una modalità di creazione/scrittura/recitazione del racconto. Ha affiancato per anni Stefano Massini, sia come attrice che come assistente alla regia, docente di teatro, di narrazione e di drammaturgia. È autrice dei suoi spettacoli di narrazione che spesso portano in scena tematiche sociali e civili tratte da lavoro di ricerca e testimonianze. Caratteristica del suo teatro è l'impatto emotivo dei suoi spettacoli e la capacità di trattare temi d'impegno con ironia e con uno sguardo mai banale.

Stefano Mezzani, nato a Firenze e residente a Sesto Fiorentino, ha ricevuto la Menzione da parte della giuria del Premio Matteotti per il suo spettacolo di narrazione civile teatrale "La Bella Fabbrica", prodotto da Teatro di Cestello e Cenacolo dei Giovani, sulla storia della fabbrica del Pignone. La rappresentazione, nata da una lunga ricerca, si è avvalsa di testimonianze orali e di fonti bibliografiche, della ricostruzione di vite reali e immaginarie di persone che alla grande Storia della Pignone hanno partecipato. Ciascuna di queste voci è protagonista di un tratto del percorso e accompagna al tratto successivo, testimoniando stili di vita, linguaggi, sentimenti diversi. Un’attrice e due attori - Rosario Campisi, Paolo Ciotti e Chiara Migliorini - si scambiano i ruoli del narratore e dei personaggi che il racconto, di volta in volta, evoca, donne e uomini vivissimi ed espressivi, tipici pur nella loro unicità. Voci di lavoratori, di industriali, di politici, di partigiani, di giornalisti.