Città di Firenze
Home > Webzine > "Beethoven-Honegger e l'Europa", Daniele Gatti al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino
domenica 05 maggio 2024

"Beethoven-Honegger e l'Europa", Daniele Gatti al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

13-10-2023
Dopo il caloroso successo dei primi due appuntamenti, continua al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il Ciclo "Beethoven-Honegger e l'Europa", con il direttore principale Daniele Gatti che torna alla guida dell'Orchestra del Maggio - sempre in doppia serata - in Sala Mehta, il 13 e 14 ottobre 2023 alle ore 20. Sui leggii dell'Orchestra il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven; la Sinfonia n. 3, conosciuta come Symphonie Liturgique, di Arthur Honegger e il Concertino pastorale per archi di John Nicholson Ireland.

Solista al pianoforte Pietro De Maria: vincitore di alcuni dei più prestigiosi premi internazionali, come il ‘Premio Mendelssohn’, dei concorsi ‘Dino Ciani’ e ‘Géza Anda’ e del premio della critica al celebre ‘Concorso internazionale Cajkovskij’ di Mosca, torna al Maggio a distanza di pochi anni dal concerto tenuto, con la direzione di Karl-Heinz Steffens, nel dicembre 2017.

Apre la serata il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, composto fra il 1805 e il 1806 in un periodo di grande ispirazione in cui Beethoven lavorava inoltre alla celeberrima Quinta sinfonia, al compimento della prima versione del Fidelio e al Concerto per violino. Fu inoltre l'ultimo concerto in cui il Compositore si esibì come solista al pianoforte: fu eseguito la prima volta in forma privata nel marzo 1807 a palazzo Lobkowitz e quindi in pubblico il 22 dicembre 1808 al teatro An der Wien.
Solista nel corso dell’esecuzione Pietro De Maria che ha sottolineato l’emozione nel tornare al Teatro del Maggio: “Sono davvero felice di tornare a suonare insieme al maestro Daniele Gatti e con l’Orchestra del Maggio – che ho ascoltato spesso nelle sue recenti esibizioni, rimanendo affascinato dal suo lavoro di grande raffinatezza sul suono – e lo è ancor di più farlo con uno dei concerti più belli di tutta la letteratura pianistica. In molti momenti il Concerto n. 4 ci richiede quasi la creazione di un'atmosfera magica (difatti ‘dolce’ è proprio la parola che Beethoven ha usato di più in questa partitura); quindi non posso davvero immaginare una miglior situazione di poterla eseguire insieme al maestro Gatti e all’Orchestra del Maggio, al fine di trovare il colore più appropriato per questo formidabile capolavoro pianistico”.

Segue un pezzo di rarissima esecuzione - mai eseguito al Maggio - ossia il Concertino pastorale per archi di John Nicholson Ireland: fu commissionato a John Ireland nel 1939 da Boyd Neel – un ufficiale di marina, di cui era molto amico, divenuto poi medico e infine direttore d’orchestra - per la sua allora famosissima orchestra d’archi. La prima esecuzione, diretta proprio da Boyd Neel con la sua orchestra, ebbe luogo nel giugno del 1939 al Festival di Canterbury.

Chiude il concerto la Sinfonia n. 3 H. 186 di Arthur Honegger: nota anche come Symphonie Liturgique, fu composta da Honegger alla fine della Seconda guerra mondiale. Si tratta di una sinfonia suddivisa in tre movimenti, ognuno dei quali porta il nome di un testo liturgico. Come perfettamente descritto dall’Autore stesso “In questo lavoro volevo rappresentare la reazione dell'uomo all'ondata di barbarie, stupidità e sofferenza che ci assedia da alcuni anni. Ho descritto in musica il conflitto interiore dell'animo umano; se vogliamo, questo lavoro è un dramma messo in scena da tre ‘personaggi’: l'infelicità, la gioia e l'essere umano”.

Per maggiori informazioni: www.maggiofiorentino.com