Una ricostruzione lucida e ardente della lotta alla criminalità organizzata tra storia e attualità. "Sapevamo già tutto. Perchè la mafia resiste e dovevamo combatterla prima" è il nuovo libro di Giuseppe Governale in presentazione lunedì 13 novembre 2023, alle ore 11.30, presso l'aula D4/1.07 della Scuola di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" dell'Università degli Studi di Firenze (via delle Pandette, 35). La presentazione viene introdotta da Carlo Sorrentino, Presidente della Scuola di Scienze Politiche "Cesare Alfieri", e Valdo Spini, Presidente del Circolo Rosselli. Oltre all'autore sono previsti interventi anche da parte di Valter Rizzo (giornalista - RAI TGR Toscana), Graziana Corica, Vittorio Mete e Vincenzo Scalia dell'Università di Firenze. L'evento è in collaborazione con la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli.

C'era bisogno davvero del pentimento del boss Tommaso Buscetta per convincersi della forza della mafia, quando esistevano già il rapporto del questore di Palermo Ermanno Sangiorgi di fine Ottocento e quello degli anni Settanta del generale dei carabinieri dalla Chiesa? Perché quei documenti non portarono a una reazione pronta dello Stato? Che rapporto si è creato nel tempo tra la mafia e le istituzioni più inerti e accidiose, e come possiamo rimediare oggi a errori e ritardi? A rispondere a questa e molte altre domande è Giuseppe Governale, a lungo ai vertici del Ros e della Dia, che spiega in queste pagine come e perché ha prevalso troppo a lungo la convivenza con il fenomeno criminale, e poi la "cultura dello zero a zero" della classe dirigente nazionale. Come se lo Stato avesse paura di vincere, non fosse per lo sforzo di molti rappresentanti della magistratura e delle forze dell'ordine, quanto meno dagli anni Ottanta in poi. Un'analisi tesa a evidenziare le vulnerabilità e gli aspetti culturali e di soft power che alimentano le mafie, ma anche a rilanciare con passione l'impegno del Paese e dei suoi cittadini contro uno dei suoi nemici più insidiosi.

Giuseppe Governale è un generale dell’Arma dei carabinieri, già comandante del ROS, dall’ottobre 2017 è Direttore della DIA. Allievo dell’Accademia militare di Modena nel biennio 1978-1980 e della Scuola Ufficiali dei Carabinieri dal 1980 al 1982, ha ricoperto da subito incarichi operativi a Napoli, Livorno e Milano, divenendo Comandante Provinciale di Modena e Catania. Presta servizio, inoltre, in diversi incarichi di staff al Comando Generale dell’Arma, alla Scuola Ufficiali e allo Stato Maggiore della Difesa, frequentando anche la “Scuola di Guerra” italiana. Promosso Generale nel 2013 è nominato Comandante della Legione Carabinieri della Sicilia e dal 2015 Comandate del ROS, dove ottiene importanti risultati nella lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo.

Per maggiori informazioni: www.rosselli.org 

T.Z.