Sabato 25 novembre 2023, in occasione della
giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la
Libreria Libraccio Firenze (via de' Cerretani, 16r) propone una serie di appuntamenti dedicati.
Dalle ore 15.00 studenti e studentesse della TheSIGN Academy interpreteranno tramite il disegno, il tema “Non sono cattiva, è che mi disegnano così. Jessica Rabbit. Il corpo della donna, gli stereotipi e la violenza di genere”. Stili, tecniche, percorsi e personalità diverse si riuniranno per diffondere consapevolezza su di un tema ancora presente e pesante nella nostra società e cultura. TheSIGN–Comics & Arts Academy è un’accademia di arti visive con sede a Firenze, culla dell’arte e della cultura. È la prima accademia che all’interno dei corsi di arti visive e narrazione insegna anche le basi del marketing, per creare professionisti al passo con gli ultimi trend del mercato. Il tutto avviene in un’atmosfera 100% inclusiva, stimolante e creativa.
Dalle ore 16.00, come ogni anno, torna il Libraccio Social Knit dedicato alla raccolta di fondi per il centro Antiviolenza Artemisia di Firenze con il laboratorio di Kate Alinari e Laura Scaccioni per la realizzazione di un braccialetto che potrà essere acquistato dai presenti a fronte di una donazione che verrà successivamente destinata al Centro Antiviolenza.
Alle ore 17.30 è in programma l'incontro con la dott.ssa Federica Milio dell'area reinserimento socio-lavorativo del centro Antiviolenza Artemisia di Firenze.Alle ore 18.00 presentazione del libro "Non chiamarmi amore" di Claudia Melerbi, Caterina Fantetti, Giulia Valzecchi, Ilaria Saliva, Beatrice Antonelli, Laura De Dilectis (Fabbri Editori). Saranno presenti: Beatrice Antonelli, Ilaria Saliva, Claudia Malerbi. Modera la giornalista Olga Mugnaini (La Nazione). Non chiamarmi amore è ispirato alle testimonianze raccolte in questi anni, ai racconti delle donne che si sono rivolte a Donnexstrada. Matilde, Camilla, Alma: tre donne, tre vite che si intrecciano e diventano racconto universale. Una storia di riscatto che passa dal senso di colpa e dal desiderio di autodistruzione, perché non c’è violenza più subdola di quella che si maschera da amore.“Luca comincia a parlare. Parla di lavoro, di soldi, della Roma e della schedina che ha giocato. Poi si avvicina e inizia a baciarla, le sussurra all’orecchio alcune cose che vorrebbe farle. Matilde è esausta, ma sa che quando dice di no Luca si innervosisce e mette in dubbio il suo amore per lui. Quindi si lascia spogliare, mentre lui continua a ripeterle che da adesso in poi non dovrà più preoccuparsi di niente. Adesso c’è solo lui. ”Matilde non sa che la sua relazione con Luca ha preso una deriva pericolosa, perché nella violenza ci è cresciuta. Sin da piccola ha sentito le urla bestiali del padre, visto gli occhi pesti della madre e si è abituata a pensare che la normalità fosse quella.Camilla lo sa che uno schiaffo non è amore, che la smania di possesso, le scenate davanti a tutti sono un segnale allarmante, ma l’ha capito solo a duro prezzo, passando attraverso il terrore e l’isolamento.
Alma lo sa che non è facile guardare in faccia la realtà e riconoscere che la persona che ti sta accanto è un aguzzino, glielo raccontano ogni giorno le vittime che incontra al centro antiviolenza. E sa che spesso i ruoli si confondono e proprio la vittima tende a sentirsi colpevole. Ma ha imparato anche un’altra cosa: che il confronto con le altre donne può aiutarti a ritrovare la giusta prospettiva e la forza di reagire.Matilde, Camilla e Alma, tre storie che si incontrano quasi per caso tra i viali caotici e rumorosi di Trastevere. Tre donne che si specchiano una nello sguardo dell’altra e ripartono da un abbraccio.DONNEXSTRADAoffre aiuto alle vittime di violenza di genere, fornendo strumenti concreti per impedire il ripetersi di quelle dinamiche. Gli obiettivi dell’associazione sono creare una rete di cittadini e di altri soggetti che possano intervenire a difesa delle donne sul territorio; educare e sensibilizzare la società riguardo la violenza e la discriminazione di genere affinché giochi un ruolo attivo nella difesa delle donne; promuovere politiche e programmi pubblici che garantiscano maggiore sicurezza perle donne; ascoltare le persone colpite da fenomeni di violenza e discriminazione e fornire loro assistenza psicologica.
Per maggiori informazioni:
www.libraccio.it