La sala delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze (Via Ricasoli, 68), ospiterà a partire dal 1 dicembre 2023 la mostra “Presenza ed assenza” di Xu Qingfeng, uno dei massimi maestri contemporanei della pittura ad olio cinese che, oltre ad essere il direttore della Shandong University of Arts, Vice-Direttore dell'Istituto di pittura a olio del Chinese National Academy of Arts, Ministero della Cultura e del Turismo della Repubblica Popolare Cinese,svolge numerosi altri ruoli istituzionali di grande prestigio in vari ambiti artistici e culturali. La mostra sarà curata da Peng Feng, presidente, professore e supervisore del dottorato della School of Arts, dell'Università di Pechino che nel 2011 ha curato il padiglione cinese della 54° Biennale di Venezia.
Per tutto il mese di dicembre saranno esposti due lavori monumentali di Xu Qingfeng intitolati 空kong (Vuoto) e 在 zai (Esserci) che nell'ampia sala delle Esposizioni si contrapporranno in dialogo l'una con l'altra, “giustapposte nello spazio… improntato a una sobria accoglienza, portano allo scoperto una dicotomia che attraversa la filosofia cinese, trovando in essa una conciliazione nella reciprocità armonica dei due concetti.” (Cristina Acidini).
Le due opere eseguite ad olio in monocromo, misurano 170x450cm l'una e 180x280 cm l'altra e rappresentano due corpi umani con braccia aperte visti leggermente di scorcio, dove in Vuoto è rappresentato un corpo aggettante che, pur essendo cosparso da uno strato di sabbia, è ben modellato e leggibile nella sua anatomia e in Esserci il corpo scompare nella sua impronta cava come se fosse sprofondato nella sabbia circostante. Le due immagini, scrive Cristina Acidini, ricordano “inevitabilmente quella del Cristo crocifisso, icona di sacrificio e di redenzione radicata da secoli nel patrimonio visuale dell'Occidente.” Nel testo del catalogo che accompagnerà la mostra, il curatore spiega che nella contrapposizione delle due immagini, “il corpo umano che vediamo in空 (kong) scompare in在 (zai)” e, prosegue Peng Feng, “Il “vuoto” in 空 (kong) è in realtà “non-vuoto”, e l’“esserci” in在 (zai) è in realtà un “non-esserci”.
“È solo quando sono apprezzati insieme che i due dipinti possono completare l’espressione visiva della relazione tra presenza e assenza, il problema fondamentale della filosofia cinese.” (Peng Feng)
Sarà quindi il visitatore al centro della sala a doversi immergere nelle due immagini apparentemente specchianti ma opposte, a doverne captare la dualità e simultaneamente intuirne l'unità come intesa dal concetto monista della filosofia cinese.
La mostra nasce per volontà dell'artista accademico Qiu Yi e dell'Associazione di Art e Cultura Contemporanea Cina e Italia in collaborazione con l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. E' patrocinata dalla Regione Toscana, dal Comune di Firenze, dal Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, dalla Chinese National Academy of Arts, La Shangdong University of Arts e la Shangdong Artists Association.
Per maggiori informazioni: www.aadfi.it - www.aaccci.it