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mercoledì 25 dicembre 2024

"Io parlo dai confini della notte", incontro su Forugh Farrokhzad alla Libreria Brac di Firenze

18-12-2023

Lunedì 18 dicembre 2023 alle ore 18.30, nell’ambito della rassegna S/P/Read a cura di Rosaria Lo Russo, si svolgerà alla Libreria Brac di Firenze (via de’ Vagellai, 18r) la presentazione dell’opera completa di Forugh Farrokhzad, Io parlo dai confini della notte, edita da Bompiani, a cura di Domenico Ingenito, nell’ ottobre 2023. Insieme al curatore Domenico Ingenito, docente di Letteratura Persiana all’università UCLA di Los Angeles, interviene Rosaria Lo Russo.

La raccolta completa di versi della più grande poetessa iraniana, diventata simbolo della rivoluzione delle donne. Una voce alta e luminosa, che echeggia e trascina, che canta amore e libertà. Ogni anno i fan si riuniscono sulla tomba di Forugh Farrokhzad a Teheran, su cui è incisa la poesia che dà il titolo a questa raccolta.

Poetessa, attrice, cineasta, traduttrice, pittrice fa della libertà il fondamento della sua vita e della sua azione culturale: in un brevissimo arco di vita Forugh Farrokhzad (muore a 32 anni) ha lasciato un segno profondo nella cultura non solo del suo paese ma di tutto il mondo. Paragonata ad Anna Achmatova e Sylvia Plath, celebrata come una figura di rottura e ribellione, è stata traduttrice e cineasta, ma soprattutto una grandissima poetessa. Letta oggi, nel clima di persecuzione che circonda le donne iraniane impegnate a cambiare le regole del loro mondo, suona come una straordinaria anticipatrice, ma è stata ed è un’artista senza tempo e fuori dal tempo, che ha vivificato la nobilissima tradizione poetica del suo paese raccontando passione e dolore, tormenti intimi e sussulti dell’anima. I suoi versi sono stati a lungo banditi in Iran, pur circolando sempre sottobanco, e sono tuttora fortemente censurati. Questa edizione è la prima al mondo a raccogliere la sua intera opera poetica sia in persiano che in traduzione.

Forugh Farrokhzad nasce a Tehran nel 1934 e muore in un incidente d’auto, sempre in Iran, nel 1967. Si sposa giovanissima, poi lascia il marito per dedicarsi interamente alla scrittura e all’arte, sia in patria che in Europa. Nel 1963 scrive e dirige un corto di venti minuti, La casa è nera, ambientato in un lebbrosario, che accende un vivissimo interesse nel mondo cinematografico (un giovanissimo Bernardo Bertolucci le dedicherà un’intervista durante un incontro a Pesaro nel 1966) mentre le sue raccolte poetiche suscitano scandali ed entusiasmi in un Iran ancora fortemente legato alla tradizione. L’ultimo libro pubblicato in vita, Una rinascita, è considerato un capolavoro del modernismo persiano.

L’incontro è gratuito e ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Per maggiori informazioni: www.libreriabrac.net 

T.Z.