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mercoledì 25 dicembre 2024

Tracce: "U Parrinu" di Christian Di Domenico in scena al Teatro Cestello di Firenze

28-03-2024
Giovedì 28 marzo 2024, alle ore 20.45, al Teatro di Cestello, nell'omonima piazza dell'oltrarno fiorentino, va in scena "U Parrinu", lo spettacolo di e con Christian Di Domenico, nell'ambito del progetto di sensibilizzazione Tracce – Storie di popoli e persone.

"Mi capita spesso di rimanere stupito quando mi dicono che i grandi, e intendo i grandi uomini, andavano in un posto da mortali come il mare, da corpi di peccatori buttati al sole. D'estate magari, in Sicilia, dentro quel caldo d'inferno. È che uno non se l'immagina proprio. Ma il futuro parrinu di Brancaccio, a Palermo, assassinato dalla mafia nel settembre novantatré davanti casa con un colpo di pistola alla nuca, al mare ci andava eccome. Perché era nu parrinu strano Anticonformista. che metteva i calzoni. E ci andava con i ragazzini delle periferie perché, almeno una volta, giocassero lontano dalle strade. Ecco, la storia di Christian inizia proprio al mare, su una scogliera, precisamente. La mia storia con Padre Pino Puglisi ucciso dalla mafia, una storia semplice, narrazione di un attore solo con na pocu di musica. Nu ricordu sfumato, che si snoda tra fatti di cronaca, politica e lotta sin da quella prima giornata di mare coi bambini duparrinu strano coi calzoni."

Christian Di Domenico fa esperienza dell'onore dei mafiosi, obbligati sin da bambini a non chiedere mai scusa a nessuno. Ma il ragazzo impara anche l’onore del perdono, che Pino porterà a san Gaetano di Brancaccio, quartiere con la più alta concentrazione mafiosa dell’intera Sicilia, e che manterrà sempre fino a quel giorno di metà settembre novantatré. Qualche anno dopo Christian ritorna su quella scogliera. E inizia da lì, dal suo ricordo, a raccontare di Pino, dell’amico di famiglia, dell’uomo di chiesa, del maestro di scuola. Che aveva imparato a perdonare, in punto di morte, la violenza di chi ne era incapace e già gli puntava la pistola alla nuca. Ed era sicuro che il perdono, con l’esempio e il racconto, potesse essere insegnato. "Ho incontrato molta gente di Chiesa e tutti mi hanno detto: non ti preoccupare che Dio ti perdona. Io, su questo, ho spesso dubitato che possa perdonare uno come me, di quello che ho fatto io soprattutto adesso che forse ho ammazzato un santo figuriamoci... quante possibilità di perdono posso avere io?" (Salvatore Grigoli, assassino di Padre Pino Puglisi).

Tracce – Storie di popoli e persone, nato dalla collaborazione tra Amnesty International, Associazione Progetto Arcobaleno, Cantiere Obraz e Robert F. Kennedy Human Rights Italia, è una proposta teatrale strettamente legata a temi sociali e storici che stimolano un percorso di riflessione. I temi trattati e le modalità di rappresentazione sono strettamente legati alla missione delle associazioni: la difesa dei diritti umani, la valorizzazione della persona e della dignità umana, l’attenzione ai più fragili; il linguaggio narrativo vuole essere quello più diretto ed immediato del monologo attraverso il quale gli attori accompagneranno gli spettatori nella conoscenza più cruda e immediata delle vicende umane e storiche trattate. In questo modo il teatro si rende strumento per avvicinare e sensibilizzare le persone non solo a temi centrali della nostra storia e della nostra società, ma anche alle realtà associative che vi operano, stimolando la riflessione e la partecipazione del pubblico.

Per maggiori informazioni: www.teatrocestello.it 

M.F.