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giovedì 21 novembre 2024

Incontro su Vivaldi con Federico Maria Sardelli alla Libreria Cinema Giunti Odeon di Firenze

14-12-2023

Giovedì 14 dicembre 2023, alle ore 18.30, alla Libreria Cinema Giunti Odeon di Firenze, in piazza Strozzi, Federico Maria Sardelli propone un approfondimento imperdibile su Antonio Vivaldi, uno dei più grandi compositori della nostra Storia, a partire dai suoi libri "L’affare Vivaldi", "Il volto di Vivaldi" e "Lucietta. Organista di Vivaldi" (Sellerio).

"L'affare Vivaldi" è il romanzo in cui Sardelli racconta l’appassionante ricostruzione di un grande enigma culturale. La storia della discesa nell’oblio della musica di Antonio Vivaldi, e della sua travolgente riscoperta, tra il Settecento e l’Italia fascista. Se conosciamo Vivaldi quanto lo conosciamo oggi, oltre le Quattro stagioni, ciò è dovuto alle peripezie dimenticate – assurde, incredibili, comiche, cariche a volte di suspense, intricate come uno spettacolo drammatico e farsesco – che questo romanzo storico rivela. Il Prete Rosso, passato di moda dopo una vita di successi, morì in miseria e indebitato fino al collo. I manoscritti con la sua musica inedita, raccolta in centinaia di partiture autografe, passarono di mano in mano fra bibliofili e lasciti ereditari, scomparendo per quasi due secoli. Riemersero, seguendo vie accidentate e occulte, grazie al congiungersi dell’avidità di un vescovo salesiano e l’intelligente intuito di due studiosi appassionati, Gentili e Torri, musicologo dell’Università di Torino il primo, e direttore della Biblioteca Nazionale della città il secondo. Ma da questo momento in poi gli autografi del musicista veneziano dovettero passare nuove disavventure. Causa stavolta l’indifferenza dello Stato, l’odiosa idiozia antisemita del regime fascista, l’opportunismo e l’ingratitudine dei nuovi padroni dell’Italia.

"Il volto di Vivaldi" è un’indagine serrata, intellettualmente insidiosa. Un’avventura dell’induzione e della deduzione in base a dati setacciati con precisione, incrociando l’analisi tecnico-scientifica e stilistica dei ritratti con dati noti o dubbi della biografia, alla ricerca di un volto vero, quello di Antonio Vivaldi. Si parte da capitoli pieni di buffi abbagli storici e divertenti paradossi che nascono quando si pretende di ricavare informazioni biografiche dai tratti somatici; oltretutto, nel caso del musicista veneziano è ancor più difficile scongiurare le trappole del riconoscimento, dato che Vivaldi, dopo la morte, cadde nell’oblio completo per riuscirne solo agli inizi del Novecento. Le tracce sono quindi da districare in una serie di dipinti e disegni a lungo anonimi, e in quelli identificati solo due secoli più tardi. Sardelli fa il punto della situazione: quanti e quali sono i ritratti di Vivaldi, quali quelli autentici, dubbi o mal attribuiti? E chi erano quei pittori e incisori che si cimentarono con il suo volto, perché lo ritrassero, quanto erano capaci e cos’altro erano soliti fare nella propria attività? Così spuntano conferme di attribuzioni e smentite di altre ritenute certe, rarità conosciute pochissimo e scoperte ex novo di ritratti finora ignoti, di cui uno forse importantissimo.

"Lucietta" racconta la storia dell'organista di Vivaldi a partire dal 1677, quando a Venezia una neonata viene abbandonata all’Ospedale della Pietà dove le bambine potevano rimanere anche oltre la maggiore età. Ricevevano un’educazione musicale e imparavano a suonare uno strumento. Lucietta ha una voce bellissima e sin da piccola diventa «figlia del coro», poi impara a suonare l’organo. Nel tempo diventa l’organista preferita di Vivaldi che nel 1703 aveva iniziato a insegnare all’Ospedale della Pietà come maestro di violino. Lavorare con un gruppo affiatato e motivato di orchestrali come quello delle coriste, capaci non solo di eseguire ma anche di scrivere e trascrivere la sua musica, era un grandissimo vantaggio, Vivaldi infatti poteva sperimentare e perfezionare la sua arte, cancellare e ripetere in infinite variazioni. Un’opera che si muove su un doppio binario: cronistoria dei fatti e narrazione romanzata; Sardelli unisce sapientemente le notizie storiche su Vivaldi – le sue composizioni, le difficoltà finanziarie, gli scontri con l’Istituzione – con la vicenda, solo parzialmente di invenzione, di Lucia e delle altre coriste. Lucietta vive per il Maestro in una sorta di innamoramento; nel tempo deve rinunciare a suonare e cantare, prima per far posto alle ragazze più giovani, poi una malattia agli occhi la rende progressivamente cieca: solo la musica la consola, perché continua a suonare a orecchio, forte della passione per Vivaldi che di quella musica si è fatto tramite e portatore. La competenza e la passione musicale di Sardelli, autore dell’indimenticabile L’affare Vivaldi, traspaiono per tutto il romanzo e finiscono per contagiare il lettore; sullo sfondo il clima della Venezia del Settecento, le orfane, i governatori, la diffusione di una cultura musicale mentre i dialoghi fra i protagonisti si susseguono incalzanti, e danno ritmo e spessore a tutta la storia.

Federico Maria Sardelli è saggista, direttore d’orchestra, compositore, pittore e autore satirico. Dirige nelle maggiori istituzioni concertistiche ed è protagonista della rinascita vivaldiana dei nostri tempi. Membro dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi, è responsabile del catalogo vivaldiano. Fra i suoi libri, il Catalogo delle concordanze vivaldiane (2012) e, per Sellerio, L’affare Vivaldi (2015), vincitore del Premio Comisso per la Narrativa e del Prix Pelléas, Il volto di Vivaldi (2021) e Lucietta. Organista di Vivaldi (2023).

Per maggiori informazioni: https://giuntiodeon.it