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mercoledì 25 dicembre 2024

"L'ultimo animale", lo spettacolo di Caterina Filograno al Teatro Cantiere Florida di Firenze

12-01-2024

Vivo in un paese con una radicata cultura patriarcale, ed è perciò necessario esporsi e combattere la mentalità machista che governa l’Italia. Lo spettacolo è il mio urlo di Munch nei confronti di questa società”. Così la giovane regista e drammaturga Caterina Filogranoclasse 1990, già all’attivo collaborazioni con Martin Crimp, Licia Lanera, Andrea Chiodi – racconta il nuovo lavoro “L’ultimo animale”, in scena in prima toscana venerdì 12 gennaio 2024 alle ore 21.00 al Teatro Cantiere Florida di Firenze (via Pisana 111 Rosso). Con un cast di astri nascenti tutto al femminileFrancesca Porrini, già sui palcoscenici dello Stabile di Torino, del Piccolo di Milano e del Teatro Due di Parma; Carlotta Viscovo, diretta da Luca Ronconi e Emma Dante; Anahì Traversi, allieva tra gli altri di Peter Stein, Sandro Lombardi, Danio Manfredini; Alessia Spinelli, con in curriculum lavori con Claudio Morganti, Gabriele Lavia, Ugo Chiti; Emilia Tiburzi, debuttata nel 2021 direttamente sul palco del Piccolo, diretta da Carmelo Rifici – Filograno trascina il pubblico in una fiaba allucinata e nerissima, in aperto contrasto con costumi e scenografie dai colori esplosivi: un travestimento ironico, giocoso e surreale che rende ancora più spietata l’allegoria di una società che preferisce nascondersi dietro alle apparenze piuttosto che mostrare le proprie fragilità, tratteggiando con penna sfrontata una storia brutale, in cui ogni relazione collassa perché non può più esistere lieto fine (in replica sabato 13 gennaio ore 21.00).

La storia è quella di Cristi, che vive in affitto a casa di Giudi, la sua migliore amica. La prima passa le giornate allenandosi, la seconda sperimentando nuove ricette. C’è un buco su una parete della camera di Cristi, e Giudi non ha mai tempo di farlo riparare. A insaputa di Giudi però, nel buco abitano due procioni – Proc e Chino – ed un bruco di nome Bruka. Gli animali vengono nutriti ed accuditi da Cristi, unico tramite con l’esterno, che promette continuamente loro un futuro migliore. Ma alle parole non seguono mai i fatti. Ed è proprio quel bosco, promessa non mantenuta, a fungere da motore della storia. La natura delle relazioni tra gli abitanti di questa casa viene fuori nel rapporto con il cibo. Cristi spesso lo nega agli animali, per disattenzione più che per volontà, privandosene lei stessa nel corso delle giornate per seguire una dieta ossessiva. Il cibo però, sotto forma di creazioni culinarie di stampo americano, le viene incessantemente offerto da Giudi, che vive un bisogno costante di provare nuovi piatti. È attraverso il cibo che tutti si definiscono. Il cibo è ciò che dà e toglie potere all’interno del testo: chi ce l’ha non ne ha bisogno, chi non lo ha lo desidera. È la merce di valore all’interno dell’ecosistema ed è ciò che muove all’azione.

Le attività del Teatro Cantiere Florida sono co-finanziate dal Creative Europe Programme dell'Unione Europea, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Fondazione CR Firenze, in collaborazione con RAT Residenze Artistiche Toscane, Firenze dei Teatri, Quadrato, con il contributo di Unicoop Firenze.

Per maggiori informazioni: www.teatroflorida.it