Città di Firenze
Home > Webzine > Giorno della memoria a San Salvi: Kafka, Jesenska e il Campo di concentramento di Ravensbrück
mercoledì 25 dicembre 2024

Giorno della memoria a San Salvi: Kafka, Jesenska e il Campo di concentramento di Ravensbrück

27-01-2024

Sabato 27 gennaio 2024 è il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell'Olocausto. L'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005 ha stabilito di celebrarlo ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, svelando al mondo intero l’orrore dell’Olocausto.

Da allora, ogni anno, San Salvi ha proposto un evento (Teatro, Cinema, Incontri…) spesso direttamente riferito al percorso di ricerca e agli autori in studio nell’anno. Quest’anno i Chille sono a lavorare su Franz Kafka, scrittore di famiglia ebrea e le cui tre sorelle morirono in campo di concentramento: Ottla, la sorella più cara allo scrittore, ad Auschwitz, le altre due a Kulmhof, sul fiume Ner. Franz Kafka era morto vent’anni prima, nel giugno 1924: cent’anni fa.

I Chille hanno scelto di realizzare con gli allievi del Laboratorio teatrale un evento su Milena Jesenska, confidente e amore di Kafka. Negli anni venti e trenta fu una delle giornaliste e letterate più famose della Cecoslovacchia. Lottò per l'affermazione delle donne, fiera oppositrice del nazismo, morì nel lager di Ravensbrück. La studiosa Antonella Tiburzi così la presenta: “E’ stata una creatura veramente speciale e non deve essere vista solo la donna amata da Franz Kafka, come riportano le lettere che lui scrisse qui a Merano nella primavera del 1920. Milena era una donna che durante la sua giovinezza aveva disatteso tutti gli schemi conservatori dell’epoca, sviluppando una consapevolezza e una generosità di grande valore”. E i Chille aggiungono: Milena così vitale, vibrante, eppure, nella memoria, nelle narrazioni, così inchiodata come una farfalla alla storia dolorosa con lo scrittore più enigmatico e moderno del secolo che sarebbe stato breve. La sua vitalità era sempre stata affascinante, tanto che Kafka stesso, di lei, diceva che “era un fuoco, un fuoco che bruciava come non aveva mai veduto”.

Sempre la Tiburzi così racconta il suo internamento: “Dopo essere stata detenuta in diverse prigioni, Milena fu deportata nel campo di concentramento che i nazisti avevano costruito appositamente per le donne antinaziste in Europa: Ravensbrück, a nord di Berlino. Nel campo incontrò Margarete Buber-Neuamnn con cui creò una rara amicizia e che poi ispirò per la scrittura di un libro di straordinaria memorialistica del lager. A causa delle condizioni igienico create intenzionalmente dai comandanti nazisti del campo e del lavoro umiliante e forzato, la salute di Milena peggiorò rovinosamente. Il 17 maggio 1944 morì, tre settimane prima dello sbarco degli alleati. Cinquanta anni dopo, fu dichiarata «Giusta tra le nazioni», ovvero il massimo riconoscimento per aver aiutato a vivere almeno un ebreo, ma, nel caso di Milena, i salvati furono molti di più.”

Sabato 27 gennaio alle ore 21 sono in scena - a raccontare l’amore di Kafka e Milena, e l’internamento della donna a Ravensbrück - gli allievi del Laboratorio Loki Ascoli, Salomè Baldion, Andrea Banchetti, Claudio Cappelli, Simona Cardia, Andrea Giombetti, Margherita Gorrieri, Daniela Mariotti, Valentina Ronzini, Michele Tomai, Sara Tombelli e Michela Zabatta. L’evento è coordinato da Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza e Rosario Terrone, musiche e suoni a cura di Francesco Lascialfari e luci di Teresa Palminiello, foto di scena di Paolo Lauri.

L’ingresso è libero, con prenotazione vivamente consigliata: tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it