Torna Black History Month Florence, l’iniziativa nata 10 anni fa a Firenze, co-fondata e diretta da Justin Randolph Thompson con Janine Gaëlle Dieudji e co-promossa dal Comune di Firenze. La rassegna, giunta alla nona edizione, trova le proprie radici negli Stati Uniti con le iniziative per celebrare il contributo degli afrodiscendenti nella società e nella cultura. Partendo dagli stessi principi, riadattati al contesto e alle necessità italiane, dopo otto anni di presenza con oltre 300 eventi, un centro e nove piattaforme di ricerca, e partnership oltre 80 realtà del settore, Black History Month Florence ha ispirato la creazione di omonime iniziative autonome in altre città italiane tra cui Torino, Bologna, Milano. Tema dell’edizione di quest’anno sarà “Whole Rest”, un titolo scelto come invito al riposo e al riposizionamento necessari per le realtà dedicate alla storia e al futuro della produzione culturale degli afrodiscendenti.
“Il Black History Month Florence continua a brillare con una nona edizione che valorizza ancora il prezioso contributo portato dagli afrodiscendenti alla cultura e alla società - ha detto la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini -. Tanti appuntamenti in programma per il 2024 che confermano ancora una volta l’impegno profondo nel favorire l'inclusività e la comprensione. Una celebrazione della diversità e del dialogo culturale come elementi catalizzatori per la costruzione di ‘ponti’, lungo i quali la complessità artistica diventa lo specchio e la chiave di un tessuto culturale realmente aperto”.
“Whole Rest nasce in risposta alla stanchezza e alla fatica conseguenti al co-esistere in un clima di costante noncuranza, insensibilità e richieste del settore culturale, in un contesto in cui alle storie marginalizzate viene chiesto, in primo luogo, di dimostrare perché dovrebbero essere presi in considerazione”, afferma Justin Randolph Thompson, Co-founder, Direttore di The Recovery Plan e Presidente dell’Associazione Culturale BHMF.
“Il programma del Black History Month Florence è un momento di collettività e cura culturale realizzato con ampie forme di connessioni e collaborazioni con varie istituzioni culturali a Firenze e non solo. The Recovery Plan, il nostro centro di ricerca e l’Associazione Culturale BHMF sviluppano, supportano, curano e co-promuovono vari elementi di questo programma; Whole Rest è una risposta all'esaurimento e un invito a riunirci e a condividere il riposo come gesto collettivo”, ha detto Janine Gaëlle Dieudji, Co-Direttrice di The Recovery Plan e Vice Presidente dell’Associazione Culturale BHMF.
Tra gli eventi in programma coordinati e curati da BHMF:
Mostra Le Code Noir : Atelier - 2023 _ 2024 _Roma di Hamedine Kane (21/02/2024 - 14/04/2024)
Presso The Recovery Plan
in Collaborazione con Villa Medici e Institut Français Firenze
Questa mostra raccoglie ricerche e opere d’arte sviluppate da Hamedine Kane durante la sua residenza alla Villa Medici a Roma. Il suo lavoro esamina libri, copertine di libri e traduzioni di scritti nella diaspora africana che hanno definito le prospettive globali sul pensiero Nero. L'alfabetizzazione visiva e gli schizzi biografici che compongono questo lavoro di ricerca si rivolgono alla circolazione delle tradizioni panafricane attraverso testi e immagini. Il lavoro sarà ospitato nella galleria di The Recovery Plan.
Mostra Repose and Resist
Presso MAD Murate Art District
In collaborazione con Kunsthistorische Institut in Florenz e Galleria Continua
Anike Joyce Sadiq, Raziel Perin, Eve Tagny, Sikelela Owen, Bradly Dever Treadaway, Nari Ward
(15/02/2024-30/03/2024)
Repose and Resist è un invito a considerare tutte quelle forme di resistenza che danno spazio a riposo e guarigione in relazione a pratiche socio-spirituali. La mostra riunisce un gruppo di artisti la cui intimazione alla stratificazione della fatica e della performatività porta ad una dissonanza con la nozione di produttività radicata nella società odierna. Attraversando una miriade di media, le opere della mostra contribuiscono ad un ambiente di collettività capace di trattenere, nutrire, sostenere e abbracciare un linguaggio che respinge le tendenze capitalistiche di utilità.
YGBI Research Residency V Edizione
Arianda Carreras, Leila Bencharia, Soukaina Abrour, Omar Gabriel Delnevo
Mentore: Mawena Yehouessi
Con il supporto di Soul of Nations Foundation e The Social Hub
Partendo dalla necessità di condividere spazi sicuri di solidarietà, collettività e dialogo, in un contesto in cui l’emarginazione e lo stigma sociale segnano gli artisti emergenti afrodiscendenti, YGBI Research Residency and Training Program è un programma di residenza rivolta a giovani artisti e artiste afrodiscendenti, con la presenza di un mentore e diversi incontri con profili altamente professionali nel settore. YGBI è una residenza di ricerca della durata di dieci giorni all’insegna dello scambio e che prevede una ricca serie di incontri, dialoghi ed eventi curati da BHMF, progettati per stimolare il loro lavoro e la loro arte e che li vedrà direttamente coinvolti in spazi tra cui il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci e CANGO.
Tra le collaborazioni, New York University che ospiterà un talk della storica Jessica Harris e laboratori delle artiste Alessandra Ferrini e Holly Graham; Villa Romana con una mostra dedicato a Lerato Shadi; Onlus COSPE nel progetto Each One Teach One: Decolonizzare l’immaginario attraverso la memoria storica, con il supporto della Fondazione Carlo Marchi. Nuovi appuntamenti anche con la terza edizione di “E il Clamore è Divenuto Voce”, una rassegna dedicata alle arti performative che vedrà il coinvolgimento di sette artisti e artiste internazionali in collaborazione con 4 spazi importanti presenti nel territorio fiorentino, fra cui CANGO.
Gli eventi sono per la maggior parte gratuiti.
Per informazioni: www.blackhistorymonthflorence.com