La storia del più grande impero di tutti i tempi rivive la sua perenne attualità attraverso la lettura acuta e illuminante del giornalista Aldo Cazzullo. Sabato 24 febbraio 2024, alle ore 21.00, l’autore presenterà “Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito” (ed. HarperCollins) al Teatro della Comunità Giovanile San Michele (via Pietro di Cosimo, 21 - Firenze). In dialogo con Cazzullo saranno presenti Agnese Pini, direttrice La Nazione e Quotidiano Nazionale, e Cosimo Calamini, scrittore e sceneggiatore. Per la Comunità Giovanile San Michele interverranno anche il presidente Maurizio Cammilli ed Eva Carrai, che introdurrà l’iniziativa.
“Parliamo una lingua che deriva da quella dell’antica Roma, percorriamo strade tracciate dai romani – come per esempio la Cassia, abitiamo città fondate o rifondate dai romani: di fatto, siamo gli eredi di quello che fu l’Impero romano, che continua ad abitare il nostro immaginario, con libri, film, fumetti - afferma Aldo Cazzullo -. Le questioni che gli antichi romani dovevano affrontare sono più simili di quel che pensiamo a quelle che dobbiamo affrontare oggi: dall’immigrazione (metà della popolazione di Roma era nordafricana) fino alla guerra permanente (Roma era sempre in guerra e purtroppo anche nel nostro presente ci sono una serie di guerre che si susseguono una dietro l’altra). Ed è nell’antica Roma che ha origine la nostra cultura, oltre che la storia e l’identità italiana”.
L’Impero romano non è mai caduto. Tutti gli imperi della storia si sono presentati come eredi degli antichi romani: l’Impero romano d’Oriente; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; Mosca, la terza Roma. E poi l’Impero napoleonico e quello britannico. I regimi fascista e nazista. L’impero americano e quello virtuale di Mark Zuckerberg, grande ammiratore di Augusto: il primo uomo a guidare una comunità multietnica di persone che non si conoscevano tra loro ma condividevano lingua, immagini, divinità, cultura. Roma vive. In tutto il mondo le parole della politica vengono dal latino: popolo, re, Senato, Repubblica, pace, legge, giustizia. Kaiser e Zar derivano da Cesare. I romani hanno dato i nomi ai giorni e ai mesi. Hanno ispirato poeti e artisti in ogni tempo, da Dante a Hollywood. Hanno dettato le regole della guerra, dell’architettura, del diritto che vigono ancora oggi. Hanno affrontato questioni che sono le stesse della nostra quotidianità, il razzismo e l’integrazione, la schiavitù e la cittadinanza: si poteva diventare romani senza badare al colore della pelle, al dio che si pregava, al posto da cui si veniva. A noi italiani in particolare i romani hanno dato le strade, la lingua, lo stile, l’orgoglio, e il primo embrione di nazione.
Il libro racconta la fondazione mitica di Roma, dal mito letterario di Enea a quello di Romolo. L’età repubblicana, con gli eroi – tra cui molte donne – disposti a morire per la patria. L’avventura di golpisti come Catilina e di rivoluzionari come Spartaco, lo schiavo che ha ispirato ribelli di ogni epoca. La straordinaria storia di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto, due tra i più grandi uomini mai esistiti. E la vicenda di Costantino: perché, se oggi l’Occidente è cristiano, se preghiamo Gesù, se il Papa è a Roma, è perché l’impero divenne cristiano.
Attraverso un racconto pieno di dettagli e curiosità, alla portata del lettore colto ma anche di quello semplicemente curioso, Aldo Cazzullo ricostruisce il mito di Roma, partendo dai personaggi e dalle storie e arrivando alle idee e ai segni. A cominciare da quello che è stato il simbolo di tutti gli imperi del mondo, da Roma all’America: l’aquila.