Un evento festoso ed emozionante con tanta gente a San Salvi per il vernissage della scultura Marco Cavallo del XXI secolo. Nel giorno del
centenario della nascita di Franco Basaglia, i
Chille de la balanza - che da alcuni giorni realizzano il
Festival “Manicomio, addio!” nel segno dello psichiatra veneziano che realizzò il superamento dei manicomi in Italia – hanno dato vita al
vernissage della grande scultura creata dall’Artista Edoardo Malagigi e realizzata in plastica riciclata da R3 direct.
Il Marco Cavallo del XXI secolo riprende e reinventa lo storico Marco Cavallo, creato da Giuliano Scabia e Vittorio Basaglia nel 1973, che aprì per la prima volta le porte dell’allora manicomio di Trieste.
Oggi il progetto Chille-Malagigi vuole ripercorre un altro dettato basagliano: quello dell’entrare-fuori/uscire-dentro, favorendo l’ingresso consapevole dei cittadini di Firenze a San Salvi, per non dimenticare e soprattutto per favorire una maggiore attenzione ai temi dell’ambiente e della salute mentale.
Tanti i cittadini presenti e molte le autorità: a partire da Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla cultura cui Claudio Ascoli dei Chille ha formalmente regalato la scultura, che resta stabilmente a San Salvi. Occasione per completare il percorso di ingresso della città in quella che per oltre un secolo è stata una città negata.
Presenti anche – tra gli altri - gli assessori Andrea Giorgio e Sara Funaro, la consigliera regionale Cristina Giachi, i presidenti di quartiere Michele Pierguidi e Mirko Dormentoni, Cristina Scabia (moglie di Giuliano, creatore del Marco Cavallo storico), Alessia Scappini di Revet, società che si occupa del riciclo di quei rifiuti di cui è fatta la scultura di Malagigi, e tanti psichiatri, psicologi e infermieri che accompagnarono la rivoluzione basagliana.
Tutti poi, dopo un brindisi sotto una leggera pioggia, si sono dati appuntamento per le prossime iniziative del Festival, per le quali si rimanda al sito
www.chille.it