Presentato alla Biblioteca Spadolini Nuova Antologia il libro di Paolo Bagnoli “La rivoluzione della libertà. Gobettismo, Giellismo, Azionismo: il filo storico della “rivoluzione democratica”. L’evento è frutto della collaborazione tra il Circolo Piero Gobetti e le Fondazioni Spadolini Nuova Antologia ed Ernesto Rossi Gaetano Salvemini.
A conversare con l’autore sono stati i Professori Sandro Rogari, Fulvio Conti, Adalberto Scarlino, coordinati da Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini Nuova Antologia.
“Il tema dell’incontro è la rivoluzione democratica – è stato il commento di Bagnoli -, intesa come formula politica del partito d’Azione; nel libro ricostruisco la tematica delle idee che danno senso storico politico a questa definizione, dalle origini - che individuo nel pensiero di Piero Gobetti, ripreso e sviluppato nell’ambito del pensiero socialista liberale di Carlo Rosselli - e ha come punto centrale un’Italia storicamente bisognosa di una rivoluzione fondata sulla libertà. Lo stesso principio su cui poggia le fondamenta la nascita dell’anti fascismo democratico italiano - proprio nella città di Firenze con Salvemini e Calamandrei - e che si distingue dall’impostazione ideologica comunista. Ragionando e comparando il pensiero di Gobetti e di Rosselli – conclude il Professore -, nel libro viene spiegato il senso del movimento di giustizia e libertà, intesa come la piena realizzazione dell’individuo in una dimensione sociale che significa democrazia e giustizia.”
“Il libro di Bagnoli – commenta Roberto Badulato, presidente del Circolo Piero Gobetti - afferma che la libertà costituisce la base e la ragione di un vero processo rivoluzionario per costruire una salda democrazia nei valori e nelle istituzioni nonché nella giustizia. Vale a dire realizzare una vera rivoluzione democratica. Per questo è stata rimessa in ordine storico-politico-dottrinario la filiera di tale idea. Da Piero Gobetti fino all’azionismo; un percorso che ha in Carlo Rosselli e nel Giellismo un ruolo centrale.”
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