Venerdì 19 aprile 2024, alle ore 18.00,
Roberto Roscani, giornalista di lungo corso, presenta il suo libro "
L'Unità. Una storia, tante storie" (Fandango Editore) alla
Libreria Feltrinelli Firenze, in piazza Repubblica 26 r. Intervengono con l’autore
Vittoria Franco e Adriano Sofri.
Il 12 settembre 1923 Antonio Gramsci propone la fondazione di un giornale durante una riunione del Comitato Esecutivo del Partito Comunista d’Italia, un giornale che si proponeva di rappresentare la sinistra, gli operai e le istanze del Partito da poco fondato. Il 12 febbraio 1924, cinque mesi dopo quella proposta, a Milano esce il primo numero dell’Unità, testata che reca sotto il titolo la scritta: Quotidiano degli operai e dei contadini. Da quel lontano 1924 sono trascorsi cento anni. Una storia scritta con le pagine inchiostrate del quotidiano che più di tutti ha rappresentato il desiderio delle italiane e degli italiani di sentirsi parte di una comunità solidale. L’Unità la si mostrava orgogliosi sottobraccio, ci si riconosceva, si commentavano gli articoli ad alta voce al bar. Roberto Roscani, da giovane militante del Pci, entra a far parte della redazione romana dell’Unità nei primi anni Settanta e ci rimane fino al duemila, quando il giornale chiude improvvisamente. Quello che chiudeva, dopo non poche contorsioni e crisi, era il più diffuso giornale di partito in Italia e nell’Europa occidentale. Attraverso i ricordi, la memoria di chi il giornale l’ha costruito e contribuito a diffondere, gli incontri con i direttori che si sono susseguiti, la cronaca delle riunioni di redazione, i casi che hanno fatto storia, dal delitto Pasolini all’allontanamento di Calvino, passando per la pubblicazione de Il dottor Živago fino al “caso Maresca”. Un racconto corale perché una sola voce non può bastare per rappresentare la pluralità di posizioni, idee, fantasie che hanno prodotto l’appassionante storia di 100 anni dell’Unità.
Roberto Roscani, giornalista romano. Una vita passata dentro l’Unità occupandosi soprattutto di politica e cultura, ma anche attraversando tanta cronaca negli ultimi tre decenni del Novecento. Una passione per la storia contemporanea e per la narrazione, curioso un po’ di tutto. Accanito lettore arrivato oltre i settanta al suo primo libro. Non ne aveva mai scritti prima, trincerandosi dietro al motto: non scrivo cose che non avrei voglia di leggere.
Per maggiori informazioni:
www.lafeltrinelli.it