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giovedì 21 novembre 2024

"Ecologia del denaro", incontro con Giovanni Gozzini al Libraccio di Firenze

03-04-2024
Mercoledì 3 aprile 2024, alle ore 18.00, alla Libreria Libraccio Firenze (via de' Cerretani, 16r) è in programma l'incontro di presentazione del libro "Ecologia del denaro. Finanza e società nel mondo contemporaneo" di Giovanni Gozzini (Edizioni Laterza). Dialogano con l’autore Marco Ginanneschi e Silvia Ognibene

La finanza internazionale ha caratterizzato in modo molto significativo la storia umana, in particolare la storia a partire dagli anni ’80 del Novecento. Se molto si è scritto del funzionamento dei mercati finanziari internazionali e delle crisi che si sono avvicendate, poco conosciamo della società generata dal dominio della finanza. È quello che questo libro ci fa conoscere. L'opera Negli ultimi sessanta anni il denaro ha via via assunto una sorta di vita autonoma rispetto a quella dell’uomo, la specie che lo ha inventato e ne ha fatto il proprio mezzo principale. Questo libro vuole raccontare la vita di questo strumento e l’habitat umano che ha creato. In altre parole, una vera e propria ‘ecologia del denaro’, la storia di come negli ultimi sessant’anni si è creata una massa di denaro libera di girare per il mondo, di trovare rifugio in paradisi fiscali o speculare su monete nazionali, prezzi e tariffe. Non è la storia di una cospirazione, piuttosto è la storia di compagnie e società private che abbandonano la strada degli investimenti produttivi in posti di lavoro per seguire quella più facile e immediata degli scambi di denaro con altro denaro. Uno dei modi più diffusi e paradigmatici è il buyback: ricomprare le proprie azioni per farle salire di valore e poi rivenderle. La ExxonMobil, ad esempio, comincia a farlo fino dagli anni Ottanta, quando colpevolmente nasconde al mondo l’innalzarsi delle temperature delle acque oceaniche segnalato dalle sue navi superpetroliere. C’è stato un tempo – quello compreso tra la crisi del 1929 e lo shock petrolifero del 1973 – in cui la politica ha avuto la forza di regolare e tenere sotto controllo questa massa di denaro. Non a caso è stato un tempo senza crisi finanziarie. Poi, in rapida sequenza, eurodollari e petrodollari si sono gonfiati e gli stati nazionali si sono arresi alla libera circolazione dei capitali. Anche perché di quei soldi avevano sempre più bisogno per fare fronte alle spese crescenti in servizi sanitari e sociali. È così che il potere della finanza globale è cresciuto su sè stesso. Nel 1965 i grandi manager guadagnavano venti volte il salario medio dei loro dipendenti. Oggi i manager esperti in buyback portano quella differenza a 270 volte e anche dopo crisi rovinose se ne vanno con liquidazioni di diversi milioni di dollari. È evidente che il capitalismo finanziario genera ineguaglianza e smette di produrre innovazione e occupazione senza una politica capace di regolarlo. Esiste una finanza buona che col microcredito aiuta i poveri della Terra e con le rimesse degli emigrati riduce le distanze geografiche e sociali. Quel che manca è la politica.

Giovanni Gozzini insegna Storia contemporanea all’Università di Siena. Si è occupato di storia della globalizzazione e delle disuguaglianze e di storia del giornalismo e dei media. Per Laterza è autore di La mutazione individualista. Gli italiani e la televisione 1954-2011 (2011), L’età del disordine. Storia del mondo attuale 1968-2017 (con Tommaso Detti, 2018) e, con Marcello Flores, Il vento della rivoluzione. La nascita del Partito comunista italiano (2021) e Perché il fascismo è nato in Italia (2022).

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it