Lunedì 20 maggio 2024, alle ore 21.00, al
Teatro Puccini di Firenze (via delle Cascine, 41), va in scena lo spettacolo "
Alla ricerca dell’uomo ragno. La fiaba degli 883” con
Mauro Repetto, Angelon Célie e
Marco Guarnerio. L'esibizione ha la regia di
Stefano Salvati e Maurizio Colombi.
Qualcuno dice di averlo visto fare Pippo e Pluto all’ingresso di Euro Disney, qualcuno lo ha visto dormire per strada nei ghetti di Los Angeles, qualcuno sui grattacieli di New York.
Nel 1988 Mauro Repetto fonda gli 883 insieme a
Max Pezzali. Scrive con lui tutti i pezzi di maggior successo, pietre miliari della musica italiana.
Inizialmente è Mauro il cantante-leader ma per una serie di concause si esprime unicamente con una danza surreale alle spalle di Max perché così piace al loro manager Claudio Cecchetto. All’apice del successo Mauro si ribella e scompare come per magia fino ad oggi. Il successo degli 883 per anni si chiama Pezzali, ma i fans degli 883 continuano a sperare nel ritorno di Mauro.
Repetto rimane un ricordo nell’immaginario collettivo del pubblico di quegli anni come quel folle folletto che saltava come un matto nei video indimenticabili di "Nord sud ovest est”, "Hanno ucciso l’uomo ragno”, "Sei un mito” e "Come mai”. Eppure, quelle canzoni le ha scritte lui, le ha plasmate, le ha vissute. Nessuno sa veramente chi è Mauro Repetto ma dietro di lui si nasconde un mondo affascinante:
il mondo di un sognatore romantico a caccia di nuovi sogni. Oggi Mauro non è più il biondino che saltava a destra e sinistra, non rinnega il passato ma canta finalmente le sue canzoni, le canzoni degli 883. Racconta la sua fuga dall’Italia, il suo incontro con l’Uomo Ragno e il segreto nascosto nei sogni.
Lo spettacolo, musicale e a tratti comico,
raccoglie molti dei brani e dei videoclip di grande successo degli 883 (ideati e diretti dal regista Salvati). Insieme a Mauro Repetto sul palco ci sono:
Marco Guarnerio, arrangiatore e produttore di tutti i successi degli 883;
Célie, la cantante soul e l’Uomo Ragno nella versione dark, che lo ascolta e lo tormenta, attraverso una fiaba surreale e autobiografica.
Per maggiori informazioni:
www.teatropuccini.it M.F