Martedì 23 aprile la Giornata mondiale del Libro 2024 dei Chille de la balanza sarà dedicata a Franz Kafka, in occasione del centenario della sua morte. L’invito è molto preciso, partendo dal sottotitolo “Kafka Kafka Kafka” che chiede di ritrovare (e leggere a San Salvi per non più di due minuti!) pagine - anche poco conosciute - di racconti, romanzi, lettere, aforismi dello scrittore praghese. Qualche suggerimento? Ecco possibili argomenti tratti dall’intrigante libro “Questo è Kafka?”: Kafka fa ginnastica con metodo, Kafka beve birra, Kafka non crede ai medici, Kafka ha paura dei topi, Niente mancia per Kafka, Kafka e il pesce d’aprile…
Ma cos’è la Giornata mondiale del libro tanto amata dai Chille e dai loro affezionati spettatori? Dal 1995, il 23 aprile, si svolgono iniziative in tutto il mondo – flashmob, reading, eventi letterari, presentazioni di libri – per incoraggiare a scoprire il piacere della lettura, tema sempre più di scottante attualità in Italia e non solo. L’UNESCO ha scelto il 23 aprile per due importanti motivi. Innanzitutto, perché in questa giornata la leggenda vuole che nel 1616 siano morti sia William Shakespeare che Miguel de Cervantes; ma anche perché in questo giorno si festeggia in Catalogna la Festa di San Jordi, (San Giorgio in Italia), patrono di Barcellona. Qui la tradizione vuole che il 23 aprile uomini e donne si scambino un dono: l’uomo infatti regala una rosa alla sua donna, la donna offre in dono al suo uomo un libro.
A Kafka i Chille stanno dedicando un lungo percorso di studio – Kafka e la felicità – che culminerà a giugno con la produzione di uno spettacolo del laboratorio teatrale ad apertura dell’Estate a San Salvi 2024.
Per partecipare alla Giornata mondiale del libro, l’ingresso è naturalmente libero, con prenotazione vivamente consigliata – tel/whatsapp 335 6270739 o mail a info@chille.it – indicando, se si vuole, la pagina/aneddoto/aforismo kafkiano scelto.
Per chi voglia saperne di più, i Chille rimandano a una breve riflessione su Kafka di Reiner Stach, autore del citato libro ‘Questo è Kafka?’: “In alcuni infonde paura. Altri, senza nemmeno leggerlo, ma avendone sentito parlare, temono che possa incutere paura. Qualcuno ne ricava tristezza, senza saper dire perché. Altri ancora sentono aleggiare la depressione nei suoi libri, e dunque ripongono prudentemente quegli esili volumi. Di riserve nei suoi confronti ve ne sono molte, e la diceria secondo cui in fin dei conti era un folle è ancora in circolazione e trae alimento anche dai suoi testi compiuti. Vi è nondimeno una parte di lettori che si entusiasmano per la sua prosa e la ritengono il massimo piacere che la letteratura possa offrire. Costoro non si lasciano certo intimidire da trame enigmatiche o da finali catastrofici. A rendere così irresistibili queste immagini è la loro forma estetica: il linguaggio cristallino, la ricchezza di metafore e paradossi inauditi e meravigliosi, la provocante semplicità, la magistrale padronanza della logica onirica, lo sfavillio di una comicità che rischiara anche i momenti di più cupa sventura. A Kafka sembra davvero riuscire tutto. È l’autore che ignora trascuratezze, orpelli linguistici e vani effetti. È l’autore che non dorme mai”.