Galleria d’arte La Fonderia presenta "
di Tracce e di Luce", la
mostra-dialogo tra Riccardo Guarneri, Alfredo Rapetti Mogol e Filippo Cigni, con
inaugurazione sabato 11 maggio 2024 alle ore 18.30 in Via della Fonderia 42R a Firenze.
La mostra, che sarà presentata da Gasparotti Giada durante l’inaugurazione, è incentrata su nove opere che portano a riflessioni sui linguaggi dei segni, delle parole, delle luci e delle loro ombre. La riflessione condotta si concentra sul dialogo dei tre artisti appartenenti a tre generazioni differenti, giustapponendo opera accanto ad opera, tecniche consolidate dal e nel tempo affiancate da ricerche e sperimentazioni in divenire. Riccardo Guarneri si pone al centro dell’esposizione come maestro di velate cromie, dove le forme e i colori attraversano la luce e i supporti in rigorosa armonia: una tela e due recenti carte dialogano con Cigni sul tema della luce e con Rapetti Mogol sul tema della traccia. Difatti il legame Guarneri – Cigni è incentrato su di una sospensione, costituita da una pittura rarefatta ed evanescente per uno e da spazi silenziosi per l’altro. Le opere partecipano ad un gioco inverso nella scoperta della luce, le une creando un equilibrio fatto di velature che emergono, le altre affondando nell’Immagine dalla materia attraverso le vie del Simbolo.
Rapetti Mogol pone l’importanza sulla traccia e sulla parola, in un gioco talvolta sacrale talvolta destabilizzante. Il segno grafico e la scrittura collegano Guarneri e Rapetti Mogol nella ricerca di equilibri formali: il linguaggio lirico–descrittivo presente nelle opere in mostra di Guarneri dialoga con la volontà di de–significare la parola di Rapetti Mogol, dove le grafie si caricano di una valenza prettamente umana e sono poste come tramite per rimanere incise nella memoria collettiva.
Dopo il successo della mostra personale a lui dedicatagli lo scorso ottobre, Galleria d’arte La Fonderia ha chiamato Filippo Cigni a confrontarsi con i due artisti già affermati nel mondo dell’arte. Le opere di Cigni sono andate sempre più ad esplorare l’essenza ed il significato della materia con cui lavora: tramite queste si va ad innescare un processo di immaginazione attiva, per poi trascendere e trasfigurare l’opera nella percezione di chi osserva. Come Rapetti Mogol, l’attenzione per la e sulla materia domina le opere stesse, entrambi favorendo materiali dove il colore è dato dalla loro composizione e dall’agire del tempo su di essi.
La galleria invita così a riflettere sulla natura della traccia e della luce, su come esse accompagnino da migliaia di anni il percorso di ricerca di ogni artista e come questo sia base di riflessione sulla loro pittura e sul senso della pittura in sé.
La mostra, con il supporto organizzativo di Riccardo Nicoletti, sarà visitabile fino al 15 giugno 2024.
Per maggiori informazioni:
www.galleriafonderia.com