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mercoledì 25 dicembre 2024

"Studiolo dell'esilio" di Stephan Zimmerli in mostra al MAD - Murate Art District di Firenze

16-05-2024
Durante la residenza artistica al MAD - Murate Art District di Firenze, in piazza delle Murate, l'artista visivo Stephan Zimmerli ha sviluppato "Studiolo dell'esilio", un progetto che nasce dalla collaborazione con l'Institut Français di Firenze. Giovedì 16 maggio 2024, alle ore 17.30, Stephan Zimmerli dialogherà con la curatrice Federica Forti introdotti da Valentina Gensini. Seguirà l'opening dell'installazione alla presenza del Console francese Guillaume Rousson.

Dedicato alla memoria collettiva dei cittadini arrivati a Firenze a causa di migrazioni, esili, trasferimenti volontari o ineludibili, il progetto raccoglie i ricordi che alcuni cittadini del mondo, partecipanti al progetto, hanno voluto condividere con l’artista. Questi racconti, materializzati nei disegni dell’artista, restituiscono una collezione di memorie, materiche e organiche, che vengono riunite all’interno di un’architettura effimera costruita al centro della sala Laura Orvieto di MAD Murate Art District; una scenografia in legno – analoga a quella di uno studiolo rinascimentale – in cui ornamenti e decorazioni corrispondono alla manifestazione di un mondo invisibile, uno spazio mentale costituito da parole e ricordi, tradotti in immagini e rivitalizzati dal segno grafico dell’artista.

Stephan Zimmerli è un artista, architetto, scenografo e musicista. Negli ultimi 25 anni ha sviluppato una pratica artistica transdisciplinare all’incrocio tra architettura, teatro e musica, con le arti visive come disciplina centrale; la sua prassi costante del disegno è strutturata e ordinata in centinaie di quaderni di schizzi quotidiani che costituiscono la base di un’arte personale della memoria, una “mnemotopia” che gravita attorno a temi specifici: tempo, reminiscenza, atmosfera, spazio mentale. Diplomato all’Ecole des Arts Décoratifs e all’Ecole d’Architecture de Belleville di Parigi, Stephan Zimmerli ha completato il suo progetto di diploma all’Accademia di Architettura di Mendrisio in Svizzera, nello studio di Peter Zumthor. Attualmente lavora come architetto indipendente, disegnando progetti che combinano suono e spazio (mostra “Doisneau & la Musique” alla Philharmonie de Paris, Studiolo “Klein Leberau” per il musicista Rodolphe Burger…), mentre insegna la progettazione architettonica e la rappresentazione analogica in diverse scuole europee (University of East London, Ecole d’Architecture de Paris-Belleville, ENSAD, Universität Liechtenstein, Accademia di Architettura Mendrisio). Nel 1995, con altri 4 amici musicisti, crea il gruppo folk-rock Moriarty, con il quale suona contrabbasso, basso, chitarra e pianoforte sotto il nome di scena Zim Moriarty, girando il mondo per 10 anni, suonando oltre 800 concerti, registrando 5 album (tra cui diversi dischi d’oro, con oltre 300.000 copie vendute) e una serie di colonne sonore per il cinema e il teatro. È anche direttore artistico responsabile del design grafico, dei videoclip, e della fotografia per la loro etichetta indipendente Air Rytmo. Sulla scia dei principi sviluppati all’interno del gruppo e della loro etichetta, dal 2018 collabora nel campo dell’arte contemporanea con Charles Carmignac, chitarrista di Moriarty e direttore della Fondazione Carmignac di Porquerolles, per la quale ha progettato l’identità visiva, un manifesto e una serie di disegni concettuali, colonne sonore di mostre e il progetto di arteterapia “Musée-Valise” pensato per gli ambienti ospedalieri. Dal 1999 ha inoltre collaborato con il regista, scenografo e autore Marc Lainé, creando con lui lo studio “La Boutique Obscure” e realizzando oltre 80 progetti scenografici in Francia, Svizzera, Belgio e Canada, prima di entrare alla Comédie de Valence (Centre Dramatique National) come artista associato responsabile di progetti teatrali ibridi tra musica, architettura e arti visive. Il lavoro artistico di Stephan Zimmerli è stato esposto a Londra (gallerie Caravanserail e Sketch) e a Parigi (“Par les petits sentiers” al Carrousel du Louvre, “Echoes From The Borderline” alla Galerie &Co119, “A Dess(e)in” nella navata delle scuderie di Versailles), e ha dato vita a numerose pubblicazioni e conferenze, oltre che a performance grafiche e musicali incentrate sull’interazione tra disegno manuale e spazio mentale. Stephan Zimmerli è attualmente in residenza presso il Murate Art District di Firenze, dove sta sviluppando un progetto espositivo-performativo sugli Studioli e l’arte della memoria.

Per maggiori informazioni: www.murateartdistrict.it