L’artista multidisciplinare Michel Comte ha accolto l’invito dell’Istituto Europeo di Design a seguire come Mentor il team di studenti e studentesse IED selezionati da tutte le undici sedi del Gruppo fra Italia, Spagna e Brasile per progettare Identity, l’installazione è stata presentata mercoledì 12 giugno 2024 negli ambienti dell’ex Teatro dell’Oriuolo di Firenze in occasione di Pitti Uomo. Il team di lavoro multidisciplinare ha unito le competenze delle aree di fashion design e styling con quelle di interior design, video, sound e fotografia per sviluppare un progetto dove la ricerca dell’arte incontra la riflessione della moda. La cornice dell’ex Teatro dell’Oriuolo, nella sua nuova veste di polo formativo delle Arti Digitali e Visive IED, accoglie la prima installazione aperta alla città di Firenze proprio durante la settimana internazionale di Pitti Uomo.
IED ha scelto come mentor Michel Comte per la sua capacità di esprimere l’arte attraverso i diversi linguaggi da lui utilizzati nel corso della sua carriera professionale come fotografo, filmmaker, foto-giornalista, oltre che per la sua aderenza ai temi culturali e sociali, l’impiego di materiali innovativi e per l’attenzione ai processi di upcycling.
“In un mondo consumato dal fast fashion, scelgo il denim giapponese come simbolo di uno stile sostenibile. Questa filosofia guida la mia curatela dell'installazione IED a Firenze, dove undici spazi di uguali dimensioni fungono da piattaforme per un'opera d'arte collettiva, fondendo personalità diverse in pura magia” dichiara Michel Comte.
L’Artista ha indirizzato gli studenti nello sviluppo progettuale a partire da una riflessione sul tema dell’identità: in tempi in cui i dispositivi elettronici hanno superato la moda in termini di desiderabilità, come possiamo rappresentare chi siamo attraverso ciò che indossiamo? La moda resta uno dei mezzi principali per rappresentare chi siamo, la nostra identità.
“Internet e globalizzazione hanno dato vita ad una moltitudine di nuove appartenenze virtuali appiattendo il senso di identità delle persone. L’individuo è diventato dividuo: non ha più un’identità o ne ha troppe. Anche la moda ha finito per diventare vittima di questo fenomeno: dovrebbe aiutarci ad indicare chi siamo e cosa rappresentiamo ma nella maggior parte dei casi è solo abbigliamento e decorazione”, sostiene Danilo Venturi Direttore IED Firenze.
"Indipendentemente dalle singole scelte di contenuto fatte da undici studenti provenienti da tutto il mondo, esporre il concetto di identità culturale filtrato attraverso i loro occhi - nel nuovo polo IED delle Arti Digitali e Visive - ci permette di rivalutare la moda come una delle forme più significative d’espressione sociale e personale. Ci permette di tornare a guardare al futuro!" aggiunge Danilo Venturi.
L’installazione sarà diffusa negli spazi interni e nel giardino dell’ex Teatro dell’Oriuolo, in un percorso che alternerà capi concettuali a sculture contemporanee.
Michel Comte nasce a Zurigo, in Svizzera, e studia in Francia e in Inghilterra. Inizia a lavorare come restauratore specializzato nell'arte contemporanea: tra i suoi restauri figurano opere di Andy Warhol, Yves Klein e Joan Miró. Nel 1979 conosce Karl Lagerfeld, che gli affida i primi incarichi commerciali da fotografo per Chloe e poi per Chanel. Sin dagli esordi collabora con Vogue Italia, Vanity Fair e Interview, entrando in contatto con brand come Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferré, Calvin Klein, BMW, Ferrari, LVMH e molti altri. Oltre agli impegni professionali, si reca spesso in zone di conflitto per raccogliere fondi che destina a progetti umanitari come People and Places with No Name. Nel 2008 conosce sua moglie Ayako Yoshida e decide di dedicare più tempo all'arte e ai progetti personali. Insieme producono il loro primo film in 3D dal titolo The Girl from Nagasaki. Nell'autunno del 2016, Comte inaugura la mostra “Neoclassic” presso il Palazzo del Governatore di Parma, in cui espone la sua personale interpretazione della parabola neoclassica. Diverse sono anche le mostre dedicate alla serie Light, dal Museo MAXXI di Roma alla Triennale di Milano, fino alle gallerie d'arte Galerie Urs Meile di Pechino, Dirimart di Istanbul e Grieder Contemporary di Zurigo. Con Light, Comte esplora l'impatto del declino ambientale sui ghiacciai e i paesaggi glaciali del pianeta: è uno studio degli ambienti naturali attraverso grandi sculture, fotografie, installazioni video e proiezioni.
ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN - IED è un gruppo internazionale, il più grande Network di Alta Formazione in ambito creativo ad aver mantenuto dal 1966 uno sguardo globale e una matrice culturale profondamente italiana. È presente con 11 sedi in 3 paesi: in Italia a Milano, Cagliari, Firenze, Roma, Torino e a Como con l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli; in Spagna a Barcellona, Madrid e Bilbao e in Brasile a Rio de Janeiro e San Paolo. In Italia, IED opera attraverso la capogruppo che nel 2022 è stata trasformata in una Società Benefit con l’obiettivo di formalizzare il suo impatto positivo sulla società e sul pianeta. IED è una scuola inclusiva e transdisciplinare che utilizza il design come linguaggio universale per il cambiamento. Ogni anno avvia progetti di innovazione in ambito formativo nelle discipline del Design, della Moda, della Comunicazione e del Management, delle Arti Visive, dell’Arte e del Restauro, sviluppando forme di apprendimento e nuovi modelli per interpretare il futuro. L’offerta formativa comprende corsi Undergraduate (Diplomi Accademici di I° Livello, Título Superior en Diseño, Diploma de Bacharelado, Diplomi BAH e Diplomi IED), Postgraduate (Master di Primo Livello e Master IED) e Corsi di Formazione Continua. IED può contare su una rete di oltre 3.000 docenti, attivi nei rispettivi settori di riferimento, con cui collabora costantemente per assicurare il perfetto svolgimento delle attività di formazione delle sue sedi.
EX TEATRO DELL’ORIULO – IL NUOVO POLO PER LE ARTI DIGITALI E VISIVE IED FIRENZE
L’Istituto Europeo di Design ha vinto il bando del Comune di Firenze per l’ex Teatro dell’Oriuolo, chiuso da quasi 30 anni e al termine di un complesso intervento di restauro da parte del Comune di Firenze che ha triplicato l’area non edificata a vantaggio di verde e spazi aperti grazie alla demolizione di 2200 metri cubi, principalmente nell’area della ex platea, e può contare su alcuni locali, liberi da divisori, al piano terra di Palazzo Bastogi per un totale di 500 mq. Abbattute le strutture fatiscenti, negli spazi riqualificati trova ora posto una nuova piazza-giardino ‘zen’, in attesa dell’apertura del nuovo Teatro delle arti digitali.
A 300 metri dal Duomo, IED realizza un polo destinato alla condivisione e conoscenza delle Arti Digitali e Visive, grazie ad una consolidata esperienza formativa nei settori delle arti contemporanee e del design, così come della moda e della comunicazione e ai tanti professionisti e mentor internazionali che vi collaborano. Un luogo di scambio interdisciplinare e interculturale dove la teoria incontra la sperimentazione pratica, che prende forma nelle zone espositive, conservando la vocazione originaria del luogo pubblico.
Suddiviso in due grandi aree funzionali, formativa ed espositiva, oltre al giardino, il nuovo Polo prevede laboratori digitali, project room e aree didattiche, insieme a due ampi spazi riservati a mostre, eventi e workshop. Il programma delle attività sarà legato allo svolgimento didattico dei corsi multimediali (Graphic Design, Illustrazione, Design per la Comunicazione, Content Creation and Publishing) e di quelli del sistema arte (Museum Education, Curatorial Practice e Arts Management) con laboratori, mostre d’arte contemporanea, workshop presieduti da artisti emergenti. Lo spazio vivrà anche attraverso altri eventi in collaborazione con la Città già parte di uno scambio didattico e professionale con IED, che rispondono ad un contesto di forte internazionalizzazione e di esperienze radicate nel territorio.
Per maggiori informazioni: www.ied.it/firenze/