Sabato 21 settembre 2024, a partire dalle ore 20.00, Mace e Go Dugong saranno protagonisti del Lattexplus Festival alla Cavea del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui, 1 - Firenze). Il Festival giunto alla sua ottava edizione è sostenuto dall'Estate Fiorentina 2024 del Comune di Firenze e da sempre si contraddistingue per eccellenza e ricerca artistica, grazie ad una line-up di performer di caratura internazionale che rappresentano l’avanguardia della musica elettronica contemporanea.
"Grazie a questa manifestazione musicale - ha detto l'Assessore alla cultura del Comune di Firenze Giovanni Bettarini - avremo in città una selezione di artisti di livello internazionale che rappresentano l’avanguardia della musica elettronica contemporanea. Siamo a fianco di questo festival che quest'anno debutta nella Cavea del Maggio".
Mace, all’anagrafe Simone Benussi, è un dj e un producer tra i più importanti della scena musicale italiana. Con molte collaborazioni all’attivo, tra cui il doppio platino “Ho paura di uscire 2” per Salmo, e i 4 platini di “Pamplona” di Fabri Fibra, Mace ha vissuto in prima linea l’ascesa del rap, dall’underground al mainstream, e il cambiamento che internet ha portato sull’elettronica. Ancora adolescente incontra Jack the Smoker, con il quale fonda La Crème e nel 2003 pubblicano il loro primo album “L’alba”, considerata una pietra miliare del rap italiano. Le collaborazioni da qui prendono il volo e ad affiancare Mace arrivano anche Kaos, Colle Der Fomento, e Bassi Maestro. Nel 2007, Mace inizia il suo percorso da dj, fondando il collettivo RESET! che segna Milano negli anni della blog house e dell’electro. Da qui pubblica numerose release su label internazionali, che lo portano in tour in Australia, Asia, UK, Giappone, Ibiza, e realizza remix ufficiali per gruppi del calibro di Fatboy Slim e Cassius. L’album d’esordio di RESET! esce con Sony Music nel 2013 e si intitola “Future Madness” e Mace nel frattempo inizia a girare il mondo. Viaggia in oltre 50 paesi e si stabilisce a Johannesburg, in Sudafrica, nel 2017. Qui, entra in contatto con gli artisti locali, tra cui Sjava, che lo accompagna nella realizzazione di “Umama”, un brano afrobeat che raggiunge il numero 1 nelle radio in Sudafrica. Le sue collaborazioni con gli artisti internazionali si arricchiscono del featuring con Mc Bin Laden, star del rap brasiliano, che va ad aggiungersi alla lunga serie di colleghi e amici con i quali Mace ama creare pezzi unici: da Salmo a Ghali, da Marracash a Fabri Fibra, per continuare poi con IZI, Gemitaiz, Gué Pequeno, Jake LaFuria, Noyz Narcos, Venerus e molti altri. A novembre 2020 esce il primo singolo con etichetta Island Records, “Ragazzi della nebbia" al fianco di FSK Satellite e Irama, subito seguito da “La canzone Nostra”, con Salmo e Blanco, che dal gennaio 2021 ottiene in poco tempo cinque dischi di Platino. Sempre del 2021 è “OBE”, uno degli album più ascoltati dell’anno e certificato doppio platino. Il lavoro di Mace è rimasto nella top 10 della classifica Fimi/Gfk degli album più venduti per 14 settimane. Grazie al patrocinio del comune di Milano, Mace riapre l’era dei live con un evento trasmesso in diretta streaming dall’Arco trionfale della Galleria Vittorio Emanuele II. L’Obe Live Tour porta Mace nelle principali città italiane, in 19 date. A maggio del 2022 esce invece il terzo lavoro di Mace intitolato “Oltre”: come tema centrale ricorre il viaggio, ma questa volta inteso nel senso di superamento dei propri confini territoriali, fisici, sensoriali. Mace va oltre, in tutti i sensi, in un’esplorazione tra lo psichedelico, il contemplativo, e un’anima squisitamente elettronica.
Go Dugong è il moniker di Giulio Fonseca, produttore e musicista italiano di base a Milano. Cultore di suoni globali, nelle sue produzioni innesta ritmi, lingue, strumenti, field recording e campioni provenienti da tutto il mondo; un collage di suoni a cui Go Dugong lavora con la passione del collezionista e la meticolosità dell’artigiano. Ogni risultato è animato da un’energia globale, in evoluzione perenne. La sua carriera è un percorso che si snoda in più direzioni, come un prisma i cui tagli offrono varie prospettive da cui osservarne l’evoluzione. Dal 2012, data di uscita del suo primo lavoro, ha collaborato con numerose etichette (dalle straniere LebensStrasse e AMDISCS, alle italiane Fresh Yo!, 42 Records, Hyperjazz e La Tempesta), portando la sua musica in giro per festival e venue, in Italia e nel mondo: Francia, Portogallo, Svizzera, Germania, Olanda, Brasile, USA. Numerosi sono anche gli artisti internazionali con cui ha collaborato nel corso degli anni: El Buho, Témé Tan, Rafael Aragon, Miriam García, Sun Glitters, Slow Magic, Giraffage, Populous, Clap Clap. Le sue uscite discografiche più rilevanti – da “A Love Explosion” a “Novanta”, passando per “Curaro” e gli EP “Was”, “(Indian) Furs” e “TRNT” – sono state accolte sempre dal plauso della critica specializzata e del pubblico, venendo sempre incluse nelle classifiche delle migliori release dell’anno sulle principali testate italiane. Dopo le prime release, “White Sun”, “Carry A Flag” e “WAS”, caratterizzate da atmosfere chill-step, nel 2015 pubblica il suo primo LP, “A Love Explosion”, dieci beat strumentali che sono un inno all’amore, ispirati alle melodie e alle colonne sonore dei grandi compositori italiani, da Morricone a Umiliani, che spiazzano e colpiscono sia pubblico che critica. La sua ricerca continua in una direzione più tribale e meticcia, un ponte che collega le differenti anime della città in cui vive, Milano, che ispira l’LP “Novanta”: un inno alla mescolanza, quella di stili e di etnie, culture, sapori, odori e musiche provenienti da ogni epoca e parte del mondo. Hip hop ed elettronica, su cui si innestano ritmi, lingue, strumenti e campioni provenienti da America Latina, Medio Oriente, Balcani, Africa e Asia. L’EP “(Indian) Furs” è invece un’opera sonora basata sulla tecnica del field recording e realizzata esclusivamente con suoni registrati in India (percussioni, processioni, radio dei taxi, clacson e animali nella giungla), dove Go Dugong ha viaggiato nell’estate 2016. L’obiettivo è quello di trasmettere all’ascoltatore il mood di quel particolare viaggio, usando le registrazioni come se fossero ritagli di fotografie. Il susseguirsi di queste due produzioni di Go Dugong evidenzia un rapporto di complementarità, in cui il melting pot si contrappone alla specificità di una tradizione, e il paesaggio urbano a quello naturale. Nel 2018, anticipato dal singolo “Vidita” (cantato dalla musicista folk argentina Miriam Garcia), esce l’album “Curaro” in cui Go Dugong continua il viaggio iniziato con “Novanta”, attraverso sonorità esotiche, passando dall’Africa all’America Latina, puntando sempre alla mescolanza e non sposando mai un genere predefinito. Se con “Novanta” il tema affrontato era quello del clash culturale metropolitano, qui l’ispirazione nasce dalla fascinazione per le prime civiltà, i cui miti e leggende sono inevitabilmente legati alla natura e all’universo; si generano così canzoni ispirate a credenze tribali, figure mitologiche, rituali ed esoterismo che fanno spesso riferimento a divinità o civiltà superiori arrivate dallo spazio. “TRNT”, ultimo EP pubblicato nell’estate 2019 per la Hyperjazz Records di DJ Khalab, è un esperimento di rielaborazione della Tarantella (un’antica musica e danza popolare diffusa nell’Italia del sud) ispirato a Taranto, sua città di origine. “Meridies”, il suo nuovo album in uscita a novembre 2021 per La Tempesta / Hyperjazz Records è un ulteriore passo in avanti lungo questo asse di ricerca, con l’obiettivo di rielaborare, evolvere e contaminare le tradizioni musicali della sua terra d’origine. “Meridies” è attraversato da una costante tensione, un’energia salvifica ed evolutiva che sono lo specchio della personalità del suo compositore, passato nel corso degli anni a dialogare con diversi linguaggi sonori ed arrivato oggi ad una sintesi, un ricongiungimento con quelle che sono le sue radici accogliendole nel contemporaneo.
Barcellona, Londra, Parigi, Berlino... sono tante le capitali europee dove le tendenze musicali più innovative trovano terreno fertile e sviluppano connessioni con le arti contemporanee. E se negli ultimi 14 anni anche Firenze ha fatto la sua piccola parte è merito - fra gli altri - di Lattexplus: un marchio che nel corso della sua attività ha prodotto oltre 250 eventi in Toscana con più di 200 artisti internazionali in 20 diverse location. Otto anni fa la scelta di lanciare un Festival, oggi punto di riferimento per il clubbing ricercato e di qualità, ma anche precursore di quelle che sono le nuove tendenze a livello globale. Lattexplus punta tutto su una proposta originale, sostenibile e in grado di differenziarsi dal mainstream. Tra i nomi di spicco che hanno trovato spazio in calendario Moodymann, Peggy Gou, MCDE, Apparat, solo per citarne alcuni. Altro cavallo di battaglia di Lattexplus è stata la sua capacità di adattamento, andando ad innestarsi perfettamente in location di un certo calibro come la Fortezza Da Basso, o in spazi più raccolti come la Limonaia di Villa Strozzi. Parlando invece di rigenerazione temporanea merita di essere menzionata la produzione e la realizzazione della Q1 Arena al Parco delle Cascine: un teatro mobile modulare progettato da ND Creative e premiato anche per il suo valore innovativo e sostenibile.
Biglietti 26,50 €: https://dice.fm/event/l8apmp-lattexplus-festival-2024-mace-21st-sep-cavea-del-teatro-del-maggio-firenze-tickets
Per maggiori informazioni: www.lattexplus.com