Artigianato e Palazzo ha dato il via sui canali social ai festeggiamenti per il Trentennale che troverà il suo apogeo con la prossima edizione, dal 13 al 15 settembre al Giardino Corsini di Firenze.
E lo fa su Instagram coinvolgendoci in un viaggio che, attraverso ventinove short video tra volti, scorci e manufatti, ognuno ben racconta l’atmosfera di quell’anno e lo spirito con cui è nata la mostra che ha sempre messo in luce il valore del saper fare e della creatività, nel suo profondo legame tra tradizione e futuro.
“Abbiamo scelto di riassumere sui canali social della Mostra il lavoro fatto in questi 30 anni convinti che per comunicare la capacità di innovazione dei nostri Maestri artigiani ci si debba rivolgere in particolare agli Under 30 che quest’anno avranno accesso gratuito al Giardino Corsini e poi ci siamo divertiti a chiedere ai membri del nostro Comitato Promotore - e ad altri amici - come sarebbe stata la loro vita se avessero scelto di essere artigiani’, afferma Neri Torrigiani ideatore di Artigianato e Palazzo, e promotore insieme a Sabina Corsini presidente dell’Associazione Giardino Corsini.
Così in omaggio al settore, Artigianato e Palazzo ha chiesto a 30 opinion leader del mondo della cultura e dello spettacolo di rispondere alla domanda #se fossi un artigiano. Sarei…
E allora si scopre su Instagram che Drusilla Foer vorrebbe costruire attrezzi inverosimili per i maghi; il danzatore e coreografo Virgilio Sieni partendo dal disegno progetterebbe manufatti in ceramica o terracotta convinto che il lavoro con le mani ha la capacità di elaborare un pensiero nuovo che ci proietta nel futuro; il mercante d’arte Charles Janoray si dedicherebbe alle arti decorative come anche Viola Emaldi, storica dell’arte e curatrice di progetti espositi che vede questo lavoro come occasione per rinnovare e vivere in mezzo alla bellezza con materiali semplici. O il corniciaio, come dichiara Giacomo Piussi ma pur una partita già persa “perché poco manuale e non preciso”.
Sarebbe una ebanista e progetterebbe una libreria, in quanto centro del sapere e contenitore di cultura, l’antiquario e Presidente dell’Associazione Amici di Brera, Carlo Orsi; un intagliatore per tirare fuori l’anima dalla materia, Fabio Prospero; e si dedicherebbe all’arte della scagliola Pilar Lebole responsabile del progetto OMA della Fondazione CR Firenze.
Ai lavori che ridanno vita nuova a oggetti di casa, stoffe, maglie, o biciclette si dedicherebbero Valerio Aiolli scrittore; Fausto Calderai Esperto d’Arte, Angela Rafanelli e Adelaide Corbetta.
Esaltano le tecniche della tessitura e degli intrecci e il mondo delle stoffe: Marco Mazzoni che si immagina a Marrakech tessitore di tappeti; Fiona Paternò di San Giuliano affascinata dai cestai e Beatrice Paolozzi Strozzi storica dell’arte, già Direttrice Museo Nazionale del Bargello che sarebbe tappezziera.
Mentre sarebbero ceramisti Maria de’ Peverelli Luschi membro del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Palazzo Strozzi e Stefano Aluffi Pentini storico dell’arte, fondatore e direttore di A Private View of Italy. E ancora, diventerebbero delle ricamatrici per creare piccoli capolavori che parlando di vissuti intimi e richiedono pazienza e tempi lunghi, Elisa Guidi Coordinatrice Artex; Clarice Pecori Giraldi Fondatrice GPG Art Advisory.
Per ulteriori informazioni: https://www.artigianatoepalazzo.it