Penultimo appuntamento, giovedì 29 agosto 2024, con la dodicesima edizione del Balagàn Café. Fino al 5 settembre, il giardino della Sinagoga accoglierà ogni giovedì la speciale kermesse culturale estiva organizzata dalla Comunità Ebraica di Firenze e dal Comitato Rete Toscana ebraica in collaborazione con il Museo ebraico di Firenze e con il sostegno della Regione Toscana. L’iniziativa è realizzata grazie al contributo di Fondazione CR Firenze, nell’ambito del bando artistico e culturale, oltre che inserita nell'Estate Fiorentina del Comune di Firenze, e cofinanziata dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane. Il tema scelto per accompagnare il ciclo di incontri - che culminerà con la Giornata Europea della Cultura Ebraica di domenica 15 settembre - è: “Dove comincia la pace”.
L’appuntamento di giovedì inizierà alle ore 19,30 con le “Note dal mondo” in collaborazione con l’Oma, l’Orchestra multietnica di Arezzo, che vedrà esibirsi alle ore 19,30 (ingresso libero dalle ore 19) Madoka Funatsu alla fisarmonica e Giovanni Conversano alla chitarra.
Alle ore 20,30 si entrerà nel vivo dell’incontro con lo psicologo ed esperto di lotta all’antisemitismo David Meghnagi che si confronterà sul tema: “Dopo il 7 Ottobre: Geopolitica, Antisemitismo e le sfide per una composizione politica del conflitto medio orientale”. Meghnagi è nato a Tripoli da una famiglia ebraica in cui era fortemente coltivato l’amore per la musica e il canto liturgico. Ideatore e direttore del Master internazionale di secondo livello in Didattica della Shoah presso l’Ateneo di Roma Tre, all’interno del quale dirige un progetto di catalogazione della musica concentrazionaria (prevede la pubblicazione della musica composta nei campi di prigionia della Seconda Guerra Mondiale).
Professore di Psicologia Clinica, Psicologia dinamica e Psicologia presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre, docente di Psicologia della Religione e di Pensiero Ebraico al Master Internazionale in Scienza della Religione di Roma Tre, è membro della Delegazione italiana presso la Task Force for International Cooperation on Holocaust Remembrance and Education. È stato Vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e delegato per l’Italia presso la Conferenza dell’OSCE contro l’antisemitismo. È stato consulente del Centro di Cultura Ebraica di Roma.
Membro del comitato scientifico di numerose riviste scientifiche e divulgative italiane e straniere tra cui Lettera internazionale (rivista di cultura europea pubblicata in numerose lingue), Quadrangolo (rivista di psicoanalisi e scienze sociali) e la rassegna mensile Israel
Ha collaborato a diverse testate giornalistiche e riviste italiane e straniere (tra cui Avvenire, Il Messaggero, l’Unità, Liberation, MicroMega, International Review of Sociology, International Review of Psychoanalysis, Judaica - Zurich, Lettera Internazionale, Prometeo, Quadrangolo, la Repubblica).
Negli anni settanta e ottanta è stato attivo nello sviluppo di una cultura del dialogo interreligioso e di una politica di pace nel Vicino Oriente. Ha avviato un progetto di valorizzazione della musica liturgica del Mediterraneo. Un primo esito di questo progetto è la pubblicazione di Shiru Shir, un CD interamente dedicato alla musica liturgica degli ebrei di Libia. Il cd a cura dell’autore è stato pubblicato dall’Associazione Europa Ricerca. Tra le sue numerose pubblicazioni: Il Kibbutz: aspetti socio-psicologici (Roma 1974), La sinistra in Israele (Milano 1980), Freud and Judaism (London, Karnac Books, 1993), Tra Vienna e Gerusalemme. Interpretare Freud, Venezia, Marsilio, 2003; Ricomporre l’infranto. Il lutto della Shoah nell’esperienza dei sopravvissuti, Venezia, Marsilio, 2005; Scrittura e testimonianza, Firenze, Libri Liberi 2005. Ha curato l’edizione italiana delle memorie di Marek Edelman, Memoria e storia dell’insurrezione del ghetto di Varsavia, Roma, Città Nuova, 1985; con altri ha curato La cultura sefardita, in tre volumi, Roma, Israel, 1984; Antinomie dell’educazione, Roma, Armando, 2004. È stato coautore di numerosi volumi tra cui: Il sistema educativo del kibbutz, Firenze, 1975; Il tempo del transfert, Guerini, Associati, 1989; Judentum Ohne Halacha, Ohne Zionismus, Judaica, Zurich, 1986.
Alle 21,30 sarà la volta della seconda esibizione musicale con la band TINGO composta da: Michele Andriola alle percussioni, Lorenzo Bianchi voce e chitarra, Andrea Cian al Sassofono, Andrea Di Primo voce e tastiera e Jacopo Nocchi voce. I Tingo Band Firenze (TBF) sono un gruppo fiorentino attivo dal 2016. Il loro repertorio è molto ampio, e comprende sia cover di svariati generi musicali, partendo dalla musica rock e pop italiana e straniera dagli anni ’60 ad oggi e arrivando alle musiche tradizionali ebraiche, sia brani originali. Esso rispecchia perfettamente le anime e i background diversi che risiedono nel gruppo. Lo stile musicale dei TBF fonde le caratteristiche tipiche del cantautorato con armonie corali a quattro voci di ispirazione jazzistica. Sin dalla loro nascita, i TBF hanno alternato numerosi progetti di arte di strada, in Italia (Firenze, Pisa, Bologna, Milano) e all’estero (Amsterdam), e attività musicale nei locali di Firenze e di altre città toscane. Si sono classificati terzi al contest per gruppi Young Rock Scandicci, edizione 2020.
La prossima settimana per la serata conclusiva del 5 settembre, invece, ci sarà l’esibizione della celebre musicista Noa, voce riconosciuta nel mondo non solo per i suoi meriti artistici e la sua straordinaria popolarità, ma per l’impegno per la pace e in particolare per il dialogo fra israeliani e palestinesi.
“In undici anni di attività – spiega Enrico Fink direttore artistico della kermesse - il Balagàn Café ha costruito qualcosa di più di un festival culturale di successo: grazie a programmi nati intorno alla curiosità e interesse verso il mondo ebraico ma sempre declinati sulla linea del dialogo e della conoscenza reciproca, ha offerto uno sguardo capace di illuminare spazi ancora immersi nell'oscurità dell'incomprensione e del pregiudizio. Oggi viviamo un momento drammatico, che non possiamo ignorare. La guerra ha scosso le coscienze e generato una discussione senza precedenti nella nostra città, nelle nostre comunità. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di prospettive nuove che scavalchino gli steccati, che contribuiscano a far nascere prospettive innovative, percorsi di riconoscimento dell'altro, delle sue ragioni, dei suoi diritti, della sua sofferenza. Percorsi che possano scardinare contrapposizioni sterili e ormai incancrenite. Il Balagàn farà la sua parte, portando nella nostra città esempi concreti di convivenza e dialogo: avremo occasione di incontrare personalità impegnate da tempo nella costruzione concreta di percorsi di pace”.
Come da tradizione ad accompagnare le serate l’iniziativa Saperi&Sapori, quest’anno dedicata a Jean-Michel Carasso, chef e ispiratore di mille ricette che in questi anni hanno accompagnato e donato gusto ai giovedì sera all’ombra della cupola della Sinagoga.
Non mancheranno, infine, come sempre le visite guidate alla Sinagoga e al Museo ebraico tutti i giovedì alle ore 19,30 al costo di 10 euro (prenotazione obbligatoria al numero 055 2989879, o in presenza presso la biglietteria della Sinagoga in via Farini, 6) e l'apericena nel giardino della Sinagoga con degustazione di prelibati piatti dal mondo ebraico, per questo giovedì il menù offre: cous cous veggie, hummus, cipolle caramellate e pesche crumble, oltre ad una consumazione al bar, offerta consigliata 15 euro (prenotazione obbligatoria via email saperiesapori2024@gmail.com, posti limitati). Resterà aperto per tutta la serata il bar con la possibilità di assaporare cocktail dedicati all'evento in versione analcolica e alcolica.
Per maggiori informazioni: www.firenzebraica.it - www.jewishflorence.it