Il grande Puccini fra Scapigliatura e industria musicale. Sono due punti di vista inediti quelli scelti per rendere omaggio al compositore toscano nell’appuntamento “Puccini 100”, in programma sabato 7 settembre 2024 (ore 16.30) negli spazi della Certosa di Firenze. L’iniziativa è promossa da Amici della Certosa, Amici del Conservatorio Luigi Cherubini, Accademia Il Fauno in collaborazione con la Comunità di San Leolino, in occasione della decima edizione del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine che quest’anno animerà la città fino al 29 settembre, e ancora, grazie al dopo festival, dal 3 al 26 ottobre. Il Festival rientra nell'Estate Fiorentina e gode del contributo della Fondazione CRFirenze e del Cesvot. Sponsor tecnico è invece Unicoop Firenze.
L’evento si aprirà con l’intervento di Don Carmelo Mezzasalma Superiore della Comunità di San Leolino su “La comunità della cultura”. A seguire, Mario Pagni (Amici della Certosa) su “Giacomo Puccini e la corrente letteraria della Scapigliatura: aspetti inediti di un grande musicista”. «Si dice che Puccini appartenesse a quella corrente di pensiero poetico “ribelle”– spiega Pagni -: un movimento artistico e letterario sviluppatosi nell'Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento. Il nome, che si impose nel corso degli anni cinquanta dell'Ottocento, viene dalla libera traduzione del termine francese bohème (vita da zingari), con riferimento alla vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini del periodo descritta nel romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de bohème (1847-1849). In una delle sue principali espressioni musicali operistiche proprio “La Boheme”, Puccini ben evidenziò questa sua appartenenza e simpatia a tale corrente letteraria e poetica, tanto da dedicare ad essa una delle sue più grandi e celebrate opere».
Luca Logi dell’Archivio del Teatro del Maggio si concentrerà invece sul tema “Giacomo Puccini e l’industria musicale”: «L’arte di Giacomo Puccini risulta più agevolmente comprensibile se inquadrata nel contesto di quella che in Italia era una vera e propria industria dell’opera lirica – spiega Logi -. La casa editrice Ricordi fu il suo interlocutore principale, fungendo da committente, da realizzatore, da agenzia e fino ad arrivare ad organizzare la vita privata stessa di Puccini e la sua immagine; ma a sua volta la casa era strutturata in diversi dipartimenti non sempre tra loro sincronizzati e guidata da personalità più o meno affini a Puccini, determinandone talvolta gli esiti musicali. Una stessa critica dei testi musicali non può prescindere dallo studio delle condizioni pratiche in cui questi vennero approntati; come caso pratico, seguiremo la storia delle versioni di “Madama Butterfly”e della loro propagazione nel tempo».
In chiusura, il Concerto degli Allievi del Conservatorio Luigi Cherubini: la soprano Francesca Longari, il tenore Bingchen Liu e Sara De Santis al pianoforte (classe della professoressa A. Toccafondi). Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Per maggiori informazioni: www.associazioniculturalifirenze.org