Due grandi musicisti, di cui quest’anno ricorrono i cento anni dalla scomparsa, a confronto sullo stesso soggetto: la Turandot. Domenica 15 settembre 2024 alle ore 17.00 la Fondazione Franco Zeffirelli di Firenze (piazza di San Firenze 5), ospiterà la conferenza-concerto “Le Turandot di Puccini e Busoni in rapporto alla fiaba teatrale del Gozzi”. Promosso dall’Associazione Nazionale Case della Memoria in collaborazione con Fondazione Giacomo Puccini, Centro Studi Ferruccio Busoni e Fondazione Franco Zeffirelli, l’evento fa parte del cartellone del Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine e arriva in occasione dei Centenari di Ferruccio Busoni e Giacomo Puccini.
«Della nostra rete fanno parte sia la casa natale di Puccini a Lucca sia la Casa di Ferruccio Busoni a Empoli, oggi due case museo al cui interno è possibile immergersi nel vissuto e nella produzione artistica dei due Maestri – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli presidente e vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Il fatto che nel 2024 ricorresse la scomparsa di entrambi ci ha offerto l’occasione per organizzare questo bell’evento a cui la Fondazione Zeffirelli, che ringraziamo, ha prestato i suoi spazi. Un momento che ci permetterà di conoscere meglio i due autori toscani attraverso una storia interpretata da ognuno in maniera diversa e personalissima, creando due universi agli opposti».
In programma gli interventi di Lorenzo Ancillotti direttore del Centro Studi Musicali Ferruccio Busoni e Gabriella Ravenni presidente del Centro Studi Giacomo Puccini che animeranno il confronto tra due grandi musicisti, nati a poca distanza di tempo, (Puccini nel 1858 e Busoni nel 1866) e a pochi chilometri di distanza, morti nello stesso anno ma dalle vicende biografiche e artistiche profondamente diverse. Entrambi furono figure di assoluto riferimento non solo nella musica ma anche nella cultura generale di fine Ottocento e inizio Novecento ma i loro ideali estetici erano agli antipodi. Il caso ha voluto che subissero il fascino della stessa storia: la fiaba di Carlo Gozzi, con le sue suggestioni esotiche. Busoni scriverà la sua Turandot nel 1917: un’opera buffa, con maschere e un libretto in tedesco che ricalca il dialetto veneziano. Puccini ne farà un’opera tragica e sanguinaria che lascerà incompiuta: l’evento sarà anche l’occasione per aprire una riflessione sull'incompiutezza dell’opera pucciniana, ancora oggi oggetto di discussione tra gli studiosi.
A seguire, un momento musicale a cura del Maestro Gregorio Nardi: «Affrontare il Busoni operistico al pianoforte è possibile grazie ad alcune straordinarie, virtuosistiche trascrizioni pubblicate nel 1908 – spiega -. Più difficile - pressoché impossibile - tentare altrettanto con la ricca orchestrazione pucciniana. Ma il fascino geniale dello spartito invita alla sfida, e il piacere dell'ascolto (e dell'esecuzione) è indubitabile». Anche Nardi rappresenta le Case della Memoria, curando lo studio del nonno Piero Bargellini in via delle Pinzochere a Firenze, dove in precedenza aveva abitato anche il musicista Luigi Ferdinando Casamorata, fondatore del Conservatorio di Musica di Firenze.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Per coloro che parteciperanno alla conferenza sarà possibile, prima dell’inizio dei lavori, visitare il Museo con ingresso a prezzo ridotto (prenotazione obbligatoria: prenotazione.festivalfirenze@gmail.com; SMS/WhatsApp 333.6886294).