Mercoledì 2 ottobre 2024, alle ore 17.30, nell’ambito della mostra "Do Not Abandon Me" di Louise Bourgeois, il Museo Novecento di Firenze ospita una conferenza della sociolinguista Vera Gheno dal titolo Da femminili singolari a grammaticanti. Cinque anni alle prese con questioni di genere.
Nella pratica di Louise Bourgeois la parola ha un ruolo centrale, ne sono testimonianza i tanti diari e gli scritti che l’artista ha lasciato, a cui si è dedicata con un impegno quasi giornaliero per tutta la sua carriera, così come le interviste e le registrazioni audio. Scritta o parlata, la parola diviene uno spazio in cui rivolgersi a se stessa e agli altri, fermando ricordi ma soprattutto indagando sentimenti e approfondendo pensieri.
Chi può definirsi grammamante? Chi ama la lingua in modo non violento, la studia e cosí comprende di doverla lasciare libera di mutare a seconda delle evoluzioni della società, cioè degli usi che le persone ne fanno ogni giorno parlando. Essere grammarnazi significa difendere la lingua chiudendosi dentro a una fortezza di certezze tanto monolitiche quanto quasi sempre esili; chi decide di abbracciare la filosofia grammamante, invece, non ha paura di abbandonare il linguapiattismo, ossia la convinzione che le parole che usiamo siano sacre, immobili e immutabili. Perché per fortuna, malgrado la volontà violenta di chi le vorrebbe sempre uguali a loro stesse, le parole cambiano: alcune si modificano, altre muoiono, ma altre ancora, nel contempo, nascono. E tutto questo dipende da noi parlanti: non c’è nessuna Accademia che possa davvero prescrivere gli usi che possiamo farne; siamo noi a deciderlo e permettere il cambiamento. È tempo di smettere di essere grammarnazi e tornare ad amare la nostra lingua, apprezzandola per quello che davvero è: uno strumento potentissimo per conoscere sé stessi e costruire la società migliore che vorremmo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per ulteriori informazioni: https://www.museonovecento.it