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domenica 05 maggio 2024

World music per la pace con i Radiodevish

22-02-2008
A Firenze per presentare il nuovo album arrivano i Radiodervish, a metà tra Palestina e Puglia. Il gruppo si esibirà alla Flog venerdi 22 febbraio. Sonorità mediterranee, tradizione popolare italiana, musica araba e testi multilingua per una canzone d'autore che vuole unire diverse culture. Questo ultimo Natale, eccezionalmente hanno suonato per la settima edizione del «Concerto per la vita e per la pace» di Betlemme, in piazza della Natività prima della Messa di mezzanotte - concerto trasmesso sulla tv palestinese. Nabil Salameh (voce e chitarra acustica) e Michele Lobaccaro (basso elettrico e chitarra acustica), si incontrano all'università di Bari a metà degli anni ottanta, dove Nabil, palestinese, iniziava i suoi studi. Da allora le loro strade si sono unite in un progetto musicale che è riuscito a trovare uno spazio nella world music internazionale. Il loro primo album, "Lingua contro lingua" uscito nel 1999, fatto di melodie semplici e mediterranee, una voce tra Battiato e Lindo Ferretti ed un impegno civile dichiarato e mai più abbandonato, risulta il loro manifesto iniziale. Nel corso dei successivi dischi ed esibizioni nei teatri di tutto il mondo le loro canzoni hanno raccontato, via via, la resistenza delle donne algerine, l'assurdo integralismo islamico, le condizioni dei "famigerati" Centri di Permanenza Temporanea che accolgono gli immigrati extra-comunitari. I loro concerti sostengono iniziative a favore della pace, come in occasione dell’edizione 2005 di “Umanitaria”, la manifestazione dedicata alla difesa dei diritti umani nel mondo. Numerose sono state, inoltre le collaborazioni con artisti internazionali, da Noa ad Amal Morkus, da Rim Banna a Nicola Piovani, dai CSI a Jovanotti, da Stewart Copeland all'Orchestra Araba di Nazareth. Ad ottobre del 2007, hanno dato alle stampe la loro ultima fatica, dal titolo “L’immagine di te” realizzato con la produzione di Franco Battiato. Un suono pulito, qualche venatura elettronica e la sapiente commistione di suoni e melodie tra mediooriente e Mediterraneo, nel segno della pace. Ad aprire il concerto saranno i Antidotum Tarantulae, giovane gruppo che incarna la nuova musica popolare del Salento dove la Taranta e la Pizzica si fondono con i ritmi irlandesi,giamaicani o balcanici, per una danza ininterrotta.