Il racconto della stagione 2024/2025 del Teatro della Pergola quest’anno non avviene solo alla Pergola, ma anche alla Biblioteca delle Oblate di Firenze, in via dell’Oriuolo 24, con una serie di incontri a ingresso libero dal titolo "Scene di carta", il progetto del Teatro della Toscana in collaborazione con Biblioteca delle Oblate, Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina (SDIAF), Biblioteche comunali fiorentine con interventi di Associazione LaAV (Letture ad Alta Voce). Gli appuntamenti, a cura di Matteo Brighenti, sono incentrati sull’approfondimento delle opere all’origine di alcuni degli spettacoli in cartellone.
Programma
30 settembre 2024, ore 17
PRESENTAZIONE STAGIONE 2024/2025 DEL TEATRO DELLA PERGOLA
Un viaggio nel panorama del miglior teatro italiano e internazionale, lungo un orizzonte che incontra il classico e il contemporaneo, la profondità e la leggerezza, l’intrattenimento e la riflessione. Le opere in programma sono scelte per il loro valore creativo e per la capacità di dialogare con temi e questioni attuali, contribuendo così a formare un mosaico di stili, visioni e poetiche che rispecchino le tante anime e le diverse sensibilità del pubblico. Gli spettacoli sono scoperta e incontro. Il Teatro della Pergola è il luogo di partenza e “il mezzo di trasporto”, attraversato anche da un progetto di formazione del pubblico. La destinazione è il viaggio, personale e collettivo, nel tempo e nello spazio dell’emozione.
7 ottobre 2024, ore 17
AMORI RUBATI con la partecipazione di Viola Graziosi
Alla base dei monologhi per voce sola Amori rubati c’è la raccolta di racconti L'amore rubato. Sono tutte qui le donne raccontate da Dacia Maraini, in questo piccolo libro importante. Sono qui a mostrarci qualcosa di intimo, qualcosa di necessario e doloroso. Le donne di Maraini sono forti, hanno lottato, a volte hanno perso, ma non si sono mai arrese. Combattono una battaglia antica e sempre attuale, contro gli uomini amati che sempre più spesso si dimostrano incapaci di ricambiarle, di confrontarsi con il rifiuto, il desiderio. Davanti a queste donne, mariti, amanti, compagni si rivelano ragazzini che stentano a crescere e confondono la passione con il possesso e, per questo, l'amore lo rubano: alle bambine che non sanno, alle donne che si donano troppo. In tutte queste storie affilate e perfette, dure e capaci di emozionare e indignare, Dacia Maraini racconta di un mondo diviso fra coloro che vedono nell'altro una persona da rispettare e coloro che, con antica testardaggine, considerano l'altro un oggetto da possedere e schiavizzare.
19 novembre 2024, ore 17
FALSTAFF A WINDSOR
Ugo Chiti, autore e regista, in Falstaff a Windsor tratteggia per Alessandro Benvenuti un profilo del personaggio di Falstaff, attingendo soprattutto alla figura farsesca che emerge da Le allegre comari di Windsor, ma con precisi riferimenti ai drammi storici Enrico IV e Enrico V. In questo adattamento l’eroe e antieroe “resuscita” a Windsor (una rinascita espressamente richiesta dalla regina Elisabetta che gradiva vedere ancora sulla scena sir John Falstaff, magari nelle vesti di un canagliesco innamorato avanti con gli anni, dopo che la sua morte era stata annunciata nella parte iniziale dell’Enrico V) esprimendo, gigione e irridente, la natura del suo personaggio: un’arroganza aristocratica, con un sangue plebeo, popolaresco, che muta dalla rabbia al sarcasmo ma rimane disarmante, quasi patetico, perché non conosce, o non sa darsi, le regole e la consapevolezza dell’età che “indossa”.
11 febbraio 2025, ore 17
LO ZOO DI VETRO
Un capolavoro del teatro americano del XX secolo di Tennessee Williams che continua ad affascinare il pubblico per la sua profonda esplorazione della condizione umana, tra illusione, fuga dalla realtà e ricerca di significato in un mondo spesso ostile. È considerata una semi-autobiografica e riflette le esperienze personali dell'autore. Al centro, la complessità delle relazioni familiari e le conseguenze dei sogni infranti. Williams dipinge un ritratto toccante della fragilità umana, utilizzando il simbolismo del vetro per rappresentare la delicatezza dei personaggi e delle loro aspirazioni, in un’opera che si contraddistingue per il suo innovativo uso del "teatro della memoria", una tecnica narrativa che sfuma i confini tra realtà e ricordo. Un approccio che ha influenzato profondamente il teatro moderno, aprendo nuove possibilità espressive.
11 marzo 2025, ore 17
PIRANDELLO. TRILOGIA DI UN VISIONARIO
Esplora i temi cardine dell'opera pirandelliana: l'illusione della realtà, la maschera sociale e la ricerca dell'identità. Il testo di Michele Placido, che riunisce Lettere a Marta, L’uomo dal fiore in bocca, La carriola, mette in luce la modernità del pensiero di Pirandello, evidenziando come le sue riflessioni sulla natura della verità e della finzione siano più che mai attuali nell'era dei social media e della realtà virtuale, tra la frammentazione dell'io e l'eterno conflitto tra essere e apparire. L'importanza di questo lavoro risiede nella sua capacità di rinnovare la lettura di Pirandello, offrendo una chiave interpretativa contemporanea che ne esalta la genialità visionaria, riuscendo a far dialogare passato e presente, tradizione e innovazione, con quello che è, al tempo stesso, omaggio e reinterpretazione.
Per maggiori informazioni: www.teatrodellatoscana.it