I Chille de la Balanza donano ufficialmente al Comune di Firenze il "Marco Cavallo del XXI secolo", grande scultura creata dall’artista Edoardo Malagigi e realizzata in plastica riciclata. La firma della donazione si è svolta alla presenza degli assessori alla Cultura Giovanni Bettarini, e al Welfare Nicola Paulesu, del segretario generale del Comune Pasquale Monea, Claudio Ascoli dei Chille de la Balanza, l’artista Edoardo Malagigi.
La creazione di Malagigi, alta 5 metri e lunga 8, con struttura in ferro e plastica riciclata, ispirata al mai realizzato Monumento Equestre di Leonardo da Vinci per gli Sforza, nel centenario della nascita di Franco Basaglia è stata installata a san Salvi, nel prato che costeggia la linea ferroviaria Roma-Firenze. L’opera si rifà al Marco Cavallo divenuto ‘icona’ del superamento dei manicomi e emblema di uno dei principi enunciati da Basaglia, quello dell’ “entrare fuori/uscire dentro”.
“Quello di oggi è stato un atto importante perché abbiamo ricevuto l’opera Marco Cavallo del XXI secolo dell’artista Edoardo Malagigi. – ha detto l’assessore alla Cultura Giovanni Bettarini - Un’opera che costituirà una sorta di ingresso alla Firenze contemporanea, dato il passaggio del treno accanto a dove è posizionata, e che impreziosisce l’area di san Salvi. Ringrazio i Chille de la balanza e Edoardo Malagigi, si apre un percorso artistico importante”.
“Questa donazione rappresenta simbolicamente una piccola grande rivoluzione culturale, al giorno d’oggi il tema dell’ ‘uscire dentro’ ha questo significato, uscire dalla rigidità degli schemi diagnostici in cui siamo vincolati nell’interpretare le problematiche legate alla salute mentale e approdare a un nuovo modo di pensare che guarda alla persona, all’incontro con l’altro e alla necessità di accompagnare i più fragili in un progetto di vita inserito nella comunità – ha fatto presente l’assessore al Welfare Nicola Paulesu - Il Marco Cavallo ci richiama a questo approccio e a questo modello culturale. Un ringraziamento speciale, quindi, all’artista e ai Chille”.
“Quello del Marco Cavallo è un sogno complesso che si realizza, si apre un nuovo percorso culturale per Firenze. – ha sottolineato Claudio Ascoli- È importante che da Firenze entrando nella città si scorga questa opera simbolica da un luogo in cui erano rinchiusi gli ‘ultimi’”
“Come negli anni '60 e '70 era un emergenza il tema dei manicomi, quest’opera vuole raccontare un’altra emergenza del giorno d’oggi, che è senza subbio quella ambientale”, aggiunge l’artista Edoardo Malagigi.