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giovedì 21 novembre 2024

Incontri sui maestri del giornalismo al Gabinetto Vieusseux di Firenze

10-10-2024

Gianni Brera, Oriana Fallaci, Leo Longanesi, Indro Montanelli, Eugenio Scalfari, Tiziano Terzani. Incontri e conversazioni per raccontare personaggi ed esperienze del giornalismo del Novecento attraverso i ricordi e i ritratti di chi ha conosciuto quel mondo direttamente, insieme a tanti ospiti, fra cui Massimo Giannini, Agnese Pini, Beppe Severgnini e Giuseppe Smorto.

È la rassegna “I maestri del giornalismo”, nell’ambito dei Martedì del Vieusseux. Organizzata dal Gabinetto Scientifico Letterario di Firenze nella Sala Ferri di Palazzo Strozzidal 10 ottobre al 3 dicembre, è dedicata al giornalismo di ieri e di oggi, in un momento storico di grande trasformazione del panorama informativo. Tutti gli incontri si svolgono alle ore 17.30 a ingresso libero.

“Il progetto culturale – spiega il presidente Riccardo Nencini – si inserisce nel solco della lunga tradizione del Gabinetto Vieusseux, nato come luogo aperto al dibattito e al confronto su tematiche di estrema attualità. Il progetto nasce per riprendere le fila di questo discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di valorizzare e ridisegnare la professione del giornalista nel mondo contemporaneo, con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il suo valore etico e l’esercizio dello spirito critico”.

“Nostra intenzione – aggiunge il direttore Michele Rossi – è anche riflettere con i protagonisti del giornalismo di oggi su un settore in grande trasformazione negli anni della rivoluzione digitale: sulle prospettive, le sue potenzialità, il rapporto con la rete, il nuovo ruolo dell’edizione cartacea del quotidiano, sui cambiamenti e le strategie per garantire una proposta informativa adeguata ai tempi, ma che preservi la grande tradizione del passato”.

Ad inaugurare la rassegna, il 10 ottobre, sarà Franco Contorbia con una lectio dal titolo “Il giornalismo di ieri e di oggi”. Raffinato italianista, non si è limitato a dare il meglio in questo campo. Per Mondadori ha curato infatti una monumentale storia del Giornalismo italiano in quattro volumi. Un racconto – dell’Italia e del mondo – che va dall’Unità all’attentato alle Torri Gemelle attraverso gli articoli di quotidiani e periodici, indagando al contempo la specificità della scrittura giornalistica.

Il 15 ottobre al centro dell’incontro affidato a Marino Biondi, in dialogo con Gabriele Rizza, sarà la figura di Leo Longanesi, considerato da molti il primo giornalista italiano moderno. Innovatore polemico e anticonformista, scrittore che ha incarnato la migliore tradizione del giornalismo italiano e trasmesso il suo spirito alla casa editrice che ha fondato. Un vero enfant terrible, un fustigatore impietoso, i cui scritti conservano ancora a distanza di anni la stessa capacità di fissare vizi e virtù del nostro Paese: le poche eccellenze, i tantissimi limiti.

Il 29 ottobre un omaggio a Tiziano Terzani, nel ventennale della sua morte, con Angela Terzani Staude e il suo L'età dell'entusiasmo. La mia vita con Tiziano (Longanesi), racconto appassionato e inedito di una coppia straordinaria, e con Jacopo Storni, Tiziano Terzani mi disse (Ediciclo Editore), un ritratto altrettanto inedito del grande giornalista e scrittore attraverso i suoi luoghi dell’anima, in dialogo con Raffaele Palumbo.

Si prosegue a novembre, martedì 5, con Massimo Giannini, editorialista a La Repubblica, che in dialogo con Gianluca Monastra, offrirà un inedito e personale racconto di una delle grandi firme del giornalismo italiano: Eugenio Scalfari. Fondatore nel 1955 con Arrigo Benedetti della rivista L'Espresso, è considerato tra i maggiori editorialisti italiani del XX secolo. Oltre che scrittore e politico, ha dato vita nel 1976 al quotidiano La Repubblica,di cui è stato direttore.

Giovedì 14 Anna Gorini, autrice del libro Una straordinaria antipatica. Oriana Fallaci giornalista e scrittrice (Carocci), sarà in dialogo con Riccardo Nencini e Agnese Pini, direttrice del quotidiano fiorentino La Nazione e dei quotidiani editi dal gruppo Monrif. Giornalista e scrittrice, prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale, Oriana Fallaci ha scritto le vicende che hanno segnato il secondo Novecento e ce ne ha fatto conoscere i protagonisti, ha colto lo spirito del tempo e lo ha consegnato a una narrazione importante, attraverso un originale linguaggio giornalistico e letterario.

Martedì 26 Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera, saggista e conduttore di numerosi programmi, racconta Indro Montanelli, di cui è stato allievo, in dialogo con Paolo Di Stefano. Il grande giornalista toscano ha attraversato tutto il Novecento e lo ha raccontato a lungo con la sua verve e il suo piglio controcorrente. Con i suoi reportage, le sue interviste e i suoi libri di divulgazione storica si guadagnò la fama di giornalista più amato e più contestato d'Italia. Era tra i pochi conosciuti anche oltre confine. Quando la sua carriera sembrava giunta al termine, fondò e diresse due giornali, senza mai rinunciare alla sua indipendenza e al ruolo di bastian contrario.

La rassegna si conclude martedì 3 dicembre con un ritratto di Gianni Brera consegnato al racconto di Giuseppe Smorto, a lungo capo della redazione sportiva di Repubblica, in dialogo con Gianluca Monastra. Il re dei giornalisti sportivi era un artista della parola: ha reinventato il linguaggio del calcio e molti dei suoi neologismi (come contropiede, goleador, melina) non sono ancora passati di moda. Celebri i suoi soprannomi ai campioni del pallone, da "Rombo di tuono" a "Bonimba". Romanziere e primissima firma del Guerin Sportivo (con la sua mitica rubrica "Arcimatto"), ma anche di Gazzetta dello SportGiorno e Repubblica, nelle sue cronache sportive riusciva a parlare al cuore degli appassionati e dei tifosi.

Per maggiori informazioni: www.vieusseux.it