Si tiene a Firenze, da giovedì 10 a sabato 12 ottobre 2024 il IX Meeting delle Associazioni Europee Patrimonio Mondiale. L’appuntamento, organizzato dall'Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale in collaborazione con il Comune di Firenze, si svolge nell’ambito del progetto “FEEL FLORENCE: dalla transizione digitale alla sostenibilità per una nuova destinazione turistica”, con il sostegno finanziario del Ministero del Turismo “Fondo Siti UNESCO e città creative” e si inserisce nelle attività che il network di associazioni porta avanti dal 2015, coinvolgendo i professionisti del settore culturale che insieme lavorano allo sviluppo di una piattaforma europea fra siti della World Heritage List.
L'edizione 2024, dal titolo “Challenges and Synergies for World Heritage in Europe” si terrà negli spazi del Museo Novecento di Firenze e vedrà coinvolte 12 realtà europee in un confronto su tematiche di grande attualità che vanno dal “Turismo all'interno del Patrimonio Mondiale” panel che vedrà la partecipazione di Peter DeBrine, del Centro del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, che interverrà sulle strategie sostenibili, in ambito di marketing, interpretazione e gestione dei visitatori, finalizzate alla conservazione del Patrimonio. E ancora, il tema della presenza della rete delle Associazioni Europee all'interno delle progettualità dell'European Heritage Hub che vedrà l’intervento di Carla Toffolo di Europa Nostra per illustrare gli argomenti ed esplorare insieme le possibilità per il futuro; gli sviluppi sul futuro del Network delle Associazioni Europee del Patrimonio Mondiale per formalizzare una struttura giuridica della rete europea; e infine l'organizzazione del primo Forum Europeo dei Site Manager che si terrà ad aprile 2025 a Granada, in Spagna, in collaborazione con ICCROM.
“Ci incontriamo con le altre città e gli altri siti Patrimonio Mondiale dell’Umanità per intraprendere sfide e assumersi responsabilità comuni, consapevoli di essere avanguardie sul cammino verso un turismo davvero sostenibile – dice l’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico di Firenze Jacopo Vicini – abbiamo la fortuna esclusiva di stare insieme per promuovere, valorizzare e arricchire quelli che sono i luoghi più belli al mondo, ma anche la necessità di confrontarci, fare squadra e unire forze ed esperienze, perché è il mezzo più efficace che abbiamo per affrontare tematiche e talvolta fronteggiare difficoltà che tra noi possiamo comprendere al meglio”.
“Un’avventura che vede consolidarsi sempre di più il rapporto tra le associazioni europee con l’idea di creare un legame sempre più definitivo, - ha detto Carlo Francini Site Manager del sito Centro Storico di Firenze, Responsabile dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO nonché, dal 2009, coordinatore scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale - nella convinzione che unendo le forze si possa essere ancora più influenti a livello internazionale. Perché se è vero che il Patrimonio Mondiale ha come riferimento l’UNESCO è altrettanto vero che l’Europa conserva buona parte dei siti ed è quindi fondamentale che si sviluppi una politica di sostegno alla conservazione e valorizzazione del Patrimonio Mondiale Europeo culturale e naturale, quest’ultimo troppo spesso dimenticato o sottovalutato. Da questi presupposti nasce l’idea di consorziarci, creando connessioni e partnership anche con altre realtà, in primis Europa Nostra, e di affrontare temi sempre più al centro del dibattito nazionale e internazionale, come il turismo sostenibile”.
Negli anni la Rete Europea delle Associazioni Patrimonio Mondiale ha saputo rafforzarsi sempre di più, trovando occasioni di confronto, come la partecipazione annuale all’ITB di Berlino, e grazie soprattutto ai Meeting che annualmente sono stati organizzati nei diversi siti europei, come Boppard e Lubecca (Germania), Bergün (Svizzera), Strasburgo e Valle della Loira (Francia), Ibiza e Segovia (Spagna), Noto (Italia) e che come sempre divengono importanti momenti per rafforzare i legami e lavorare insieme su un programma di lavoro comune.
Per maggiori informazioni: www.patrimoniomondiale.it