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mercoledì 25 dicembre 2024

"Uccisi dal chiaro di luna", Daniele Timpano e Elvira Frosini alla Libreria Brac di Firenze

26-10-2024
Sabato 26 ottobre 2024, alle 18.30, alla Libreria Brac di Firenze, in via de' Vagellai 18r, nell'ambito di Scripta. L'arte a parole - La grande bellezza, la compagnia Frosini Timpano sarà protagonista di "Uccisi dal chiaro di luna", conversazione e letture su "Disprezzo della donna".

Daniele Timpano e Elvira Frosini incontrano il pubblico per una conversazione sul Futurismo, sulla sua attualità nel dibattito sui diritti e sulla parità di genere come dimostrano i materiali della pièce “Disprezzo della donna. Il futurismo della specie”: uno spettacolo, come affermano i due artisti, “femminista, composto da materiali che non sono affatto femministi”. Frosini e Timpano proporranno al pubblico di Scripta un reading di alcuni testi tratti dallo spettacolo.

Una cantata a due voci dedicata ai futuristi ed al disprezzo della donna: uno spettacolo contro la donna che ostacola la marcia dell'uomo, contro quei fantasmi romantici che si chiamano donna unica, amore eterno e fedeltà, contro il femminismo e contro la famiglia, contro la democrazia e contro il parlamentarismo. Uno spettacolo femminista, composto da materiali che non lo sono affatto. L’immaginario sulla donna che emerge con violenza dallo spettacolo ci appare lontanissimo, eppure ancora riconoscibile e attuale, quasi sempre fastidioso e intollerabile, perché ci son cose che oggi – forse - non si possono più dire né pensare ma che ahimè ancora ci appartengono, e 100 anni dopo sono qui, tra noi, in noi. Attorno al tema della donna si addensano altri temi, altrettanto riconoscibili oggi: pacifismo, interventismo, la politica e la guerra, la marginalità dell’arte e degli artisti, i nazionalismi, il populismo, l’omofobia, l’industria del turismo, l’individualismo esasperato. Il movimento che voleva rompere tutti i ponti con il passato ed ha rivoluzionato tutti i codici artistici, rispetto alla donna è profondamente, anche se contraddittoriamente, tradizionale, costantemente in bilico tra il rifiuto degli schemi romantici e della tradizione ed il continuare ad inscriversi in una visione del mondo patriarcale e maschile. Liberamente tratto da diversi testi e manifesti di Filippo Tommaso Marinetti, Maria D’Arezzo, Enrica Piubellini, Volt, Depero, Emilio Settimelli, Giovanni Papini, Valentine De Saint-Point, Rosa Rosà, Adele Clelia Gloria, Irma Valeria, Libero Altomare, Benedetta Cappa Marinetti ed altri autori ed autrici del Futurismo italiano, Disprezzo della donna è una cantata dove non si canta perché non c’è più niente da cantare, tutt'al più si può stonare, nel tentativo di capire perché il Futurismo non aveva futuro.

Per maggiori informazioni: www.libreriabrac.net