Mercoledì 30 ottobre 2024, alle ore 21.00, al Teatro Verdi di Firenze, in via Ghibellina 99, si inaugura la 44.ma stagione concertistica dell'ORT Orchestra della Toscana con due capisaldi del repertorio sinfonico ottocentesco (Beethoven e Mendelssohn) e l'enigmatico “Concerto per violino” di Schumann. Sul podio il direttore principale Diego Ceretta e violino solista Frank Peter Zimmermann.
Il concerto inaugurale è il primo dei cinque appuntamenti di stagione con Diego Ceretta, direttore principale dell'ORT: un talento che negli ultimi mesi ha arricchito la sua esperienza professionale, già significativa, con debutti notevoli e successi eclatanti. Il programma che Ceretta propone è incentrato su due capisaldi del repertorio sinfonico ottocentesco, pagine che intendono raffigurare in suoni soggetti letterari e scene di natura.
Si tratta dell’ouverture Egmont di Ludwig van Beethoven, ispirata dal dramma omonimo di Goethe, e la Sinfonia Scozzese di Felix Mendelssohn, che mette sul pentagramma le impressioni suscitate nel compositore dal brumoso paesaggio della Scozia. Partitura a suo modo sperimentale con i movimenti standard saldati in un unico arco poetico, anziché separati.
In programma anche il Concerto per violino e orchestra di Robert Schumann, tra le pagine più enigmatiche e meno comprese della storia della musica. Scritto nel 1853, pochi mesi prima che il compositore finisse in manicomio (dove morì tre anni dopo). Non piacque all’amico, il grande virtuoso dell’archetto Joseph Joachim a cui era stato dedicato, e dispiaceva pure alla moglie di Schumann, Clara, pianista insigne. Entrambi lo giudicavano un’opera discontinua che alternava momenti molto espressivi ad altri rigidi e arzigogolati. Perciò restò inedito e ineseguito fino al 1937, ottantaquattro anni dopo la stesura.
A suonarlo è Frank Peter Zimmermann, uno dei maggiori violinisti del nostro tempo, che imbraccerà il suo Stradivari “Lady Inchiquin” datato 1711.
Nato nel 1965 a Duisburg, in Germania, Zimmermann ha iniziato a suonare il violino all'età di cinque anni, tenendo il suo primo concerto con orchestra quando ne aveva soltanto dieci. Ha studiato con Valery Gradov, Saschko Gawriloff e Herman Krebbers. È unanimemente considerato come uno dei più importanti violinisti della sua generazione. Apprezzato per la sua musicalità, la sua brillantezza e la sua acuta intelligenza, si esibisce con tutte le principali orchestre del mondo da oltre tre decenni, collaborando con i direttori più famosi. I momenti salienti della sua ultima stagione includono un tour con i Wiener Philharmoniker, i concerti con la Royal Concertgebouw Orchestra, la Staatskapelle Dresden e l’Orchestra Sinfonica della Radio Svedese (tutti diretti da Daniel Harding), esibizioni con la London Philharmonic Orchestra e Edward Gardner.
Dopo l'inaugurazione al Teatro Verdi di Firenze il concerto replica il giorno successivo al Teatro Verdi di Pisa nell'ambito della stagione de “I concerti della Normale”.
Per maggiori informazioni: www.orchestradellatoscana.it - www.teatroverdifirenze.it