Disegni, dipinti, progetti, concorsi di idee per ricostruire i ponti e i Lungarni di Firenze, devastati dalla guerra. È la mostra "Ricostruzione della memoria. Memoria della ricostruzione" che inaugura venerdì 25 ottobre 2024 alle ore 17.30 e resterà visitabile fino al 18 gennaio 2025 all’Archivio storico del Comune di Firenze, in via dell'Oriuolo 33.
La mostra è stata organizzata dal Comune in occasione dell’80° anniversario della distruzione dei ponti e dei lungarni di Firenze avvenuta nella notte fra il 3 e il 4 agosto 1944. L’eterogeneità dei ruderi, degli edifici superstiti, degli spazi riapparsi tra i cumuli di macerie, resero immediatamente evidenti le difficoltà che la ricostruzione avrebbe dovuto affrontare e che mobilitarono intellettuali, mondo politico, tecnici e cittadini.
Per avviare la ricostruzione l’Amministrazione Comunale bandì un concorso a cui parteciparono progettisti di livello nazionale, i cui esiti costituirono la base per la definizione di un Piano urbanistico che prevedeva la pedonalizzazione della viabilità, il rapporto col fiume, il controllo della densità edilizia.
Disegni e documenti conservati presso l’Archivio che raccontano l’attività dell’Amministrazione comunale per avviare la ricostruzione delle zone distrutte dalle mine tedesche, a partire dal dibattito su una nuova visione di città, dal Concorso di Progettazione bandito nel 1945, approfondendo il referendum proposto ai cittadini per individuare i progetti migliori, fino alle soluzioni urbanistiche e architettoniche scelte, visibili ancora oggi per le strade della nostra città.
A seguito del Concorso di Progettazione, che si configurava essenzialmente come un concorso di idee, la Commissione giudicatrice esaminò 22 progetti e individuò i cinque ritenuti migliori presentati sotto i nomi di: I Ciompi (Bartoli, Gamberini, Focacci), David 46 (Rossi, Toninelli), Città sul Fiume (Detti, Gidzulich, Pagnini., Santi), Firenze sul fiume (Gori, Ricci, Savioli, Brizzi), e S. Felicita (Pellegrini, Pastorini, Morozzi, Boni, Dori).
Saranno esposte anche cinque opere di Galileo Chini facenti parte delle collezioni dei Musei Civici Fiorentini e donati dall’artista al Comune di Firenze e saranno visibili due video realizzati con la collaborazione dell’Ufficio Attuazione Strategie di comunicazione pubblica del Comune di Firenze.
In occasione delle Domeniche Metropolitane la Fondazione MUS.E, in collaborazione con Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO, organizzerà passeggiate patrimoniali nel centro cittadino, nelle zone interessate dalla ricostruzione.
La mostra è organizzata dall’Archivio Storico con il coordinamento di Raffaella Loja, il progetto scientifico della professoressa di architettura dell’Università di Firenze Giuseppina Carla Romby, la consulenza storica di Giulio Manetti ed è realizzata anche con la collaborazione dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO.
Per maggiori informazioni: https://cultura.comune.fi.it/pagina/archivio-storico