Lunedì 28 ottobre 2024, alle ore 17.45,
Ugo De Vita racconta la breve stagione dell'idillio tra
Dino Campana e Sibilla Aleramo con lo strumento del racconto, alternando citazioni e frammenti dal loro appassionato carteggio.
L'evento si svolgerà nella Sala omonima della
Biblioteca delle Oblate, con la collaborazione del
Sistema Bibliotecario del Comune di Firenze e del Master “
Officina della poesia, il teatro e le arti”; accanto a De Vita saranno presenti
Niccolò Morelli e Massimiliano Cardini, col contributo di
Altea Maffei al flauto.
Dopo aver replicato Campana nell’arco di oltre trentacinque anni in Italia e all’estero questa è una nuova occasione di ascoltare da una delle voci più belle del teatro italiano le prose e i versi del poeta mugellano e della Aleramo. Da segnalare che il Comune di Marradi dieci anni fa ha attribuito la Cittadinanza Onoraria a Ugo De Vita. Il poeta “matto” di Marradi, torna così alla attenzione pubblica con le sue parole affidate a un interprete d’eccezione. De Vita autore, attore e doppiatore oltre che docente a Padova, nella performance alla Biblioteca delle Oblate ricorderà il tormentato rapporto tra Sibilla e Dino e citerà con intermezzi di musiche barocche, eseguite al flauto da Altea Maffei, i passi più significativi di un epistolario tra i più amati della nostra letteratura. Dino Campana, come altri magnifici scrittori, è emblema di quell’accostamento doloroso tra “arte e follia”. Campana (Marradi, 1885-Castelpulci, 1932), visse lunghi periodi della sua esistenza nella “alienazione” ma questo non può autorizzare a discutere la sua statura di poeta, sublime espressione dell’Orfismo italiano. Sibilla Aleramo (Alessandria, 1876-Roma, 1960) visse con lui una breve relazione, ma non dimenticò mai il poeta di Marradi, morto in manicomio a Castelpulci per setticemia il 1 marzo del 1932. “Leggere Campana e la Aleramo e rendere loro omaggio - dice De Vita - è raro privilegio. Dino Campana è poeta della bellezza nel senso del “giusto”, esprime infatti valori oltre che fantastiche sonorità”.
Per maggiori informazioni:
https://cultura.comune.fi.it