Una
giornata di studi dedicata al “patrimonio culturale urbanistico”, nozione fatta propria anche dalla Corte costituzionale. Il convegno, organizzato da
Fondazione Cesifin Alberto Predieri, ente strumentale di
Fondazione CR Firenze, e
A.I.D.U., Associazione Italiana di Diritto Urbanistico, si terrà
venerdì 8 novembre 2024, dalle 9.00 alle 17.00, a
Palazzo Incontri (Via de' Pucci, 1 - Firenze).
L’urbanistica è chiamata ad assicurare una tutela parallela e ulteriore a quella del Codice dei beni culturali e del paesaggio, potendo – al contrario del vincolo culturale che è di carattere puntuale – garantire la salvaguardia di categorie generali di beni costituenti “testimonianze di civiltà”. Le norme urbanistiche infatti estendono il loro raggio di azione a categorie generalizzate di beni culturali quali centri storici, antichi borghi, locali tipici e storici, costruzioni identitarie, case coloniche, trulli, masserie, per non parlare dell'archeologia industriale. Dal punto di vista diacronico va poi segnalata la duttilità della disciplina urbanistica del patrimonio culturale che all’inizio si preoccupava soprattutto di conservare e salvaguardare materialmente le “testimonianze di civiltà”, mentre successivamente – di fronte a fenomeni di spopolamento, di eccesso non controllato dell’afflusso turistico e di non adeguata valutazione delle conseguenze negative di tutto ciò sotto plurimi versanti – ha acquisito altresì la finalità di conservazione della loro identità immateriale.
La giornata sarà articolata in tre macro-tematiche: la nozione di “patrimonio culturale urbanistico”; “Il potere di conformazione del patrimonio culturale urbanistico”; le “Prospettive per il patrimonio culturale urbanistico”. La prima sessione si soffermerà sulla nozione e le specifiche tipologie, cioè i centri storici, gli antichi borghi, le costruzioni tipiche ecc., nonché gli agglomerati di rilevante valore testimoniale a rischio di spopolamento e abbandono (nelle aree interne e montane), e sui principi che ne disciplinano la gestione e la valorizzazione. Sarà poi affrontata, nella seconda sessione, la natura del potere di conformazione del “bene culturale urbanistico” e gli strumenti che sono chiamati a tale conformazione. Si evidenzieranno inoltre le esternalità negative determinate dal turismo così come strutturato e motivato all’attualità nei grandi centri urbani e in particolare nei luoghi di cultura, il che comporta ricadute negative sull’identità del patrimonio culturale urbanistico. La terza sessione verrà dedicata alle “Prospettive per il patrimonio culturale urbanistico”: in questo contesto verranno affrontate le problematiche derivanti dalla transizione digitale ed ecologica.
Per maggiori informazioni, prenotazioni e programma completo:
www.cesifin.it