Interprete eretico della fenomenologia e del marxismo, scrittore eclettico che spazia dal teatro al cinema, genio letterario che si reinventa filosofo impegnato, Sartre non si riesce a cogliere se non in movimento. Il suo esistenzialismo è un’apertura sul mondo, dai primi scritti in cui la libertà emerge con il suo potere trasformativo fino alle opere più mature, dove interroga il senso della storia e della biografia, auspicando di scardinare qualsiasi sistema fondato sull’oppressione e sullo sfruttamento. La sua sarà sempre una filosofia della libertà, un richiamo radicale alla responsabilità e al contempo una comprensione quanto mai acuta delle dinamiche di condizionamento dei soggetti. Dalla sua infanzia all’occupazione di Parigi, dalla Resistenza alla guerra fredda, Sartre attraversa i momenti epocali del secolo breve senza mai tirarsi indietro, nella vita come nelle pagine della sua filosofia. Le sue lotte sono anche e ancora i nostri conflitti: per questo, rileggere oggi Sartre, in un viaggio che ne ripercorre le scelte filosofiche ed esistenziali, significa trovare una guida per il nostro tempo.
Maria Russo è ricercatrice senior in Filosofia morale presso la facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, dove insegna Etica della comunicazione e dei media e Filosofie del cinema. È vicedirettrice della rivista “Studi Sartriani” e della rivista e centro di ricerca “PHILM”. Ha pubblicato diversi saggi e articoli e alcune monografie, tra cui Per un esistenzialismo critico. Il rapporto tra etica e storia nella morale dell’autenticità di Jean-Paul Sartre (Mimesis, 2018).
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