Guerrilla Girl è il collettivo americano che da decenni denuncia la discriminazione sessista e la corruzione nell'arte, nel cinema, nella politica e nella cultura pop.
“Guerrilla Girl - L'arte di comportarsi male” è lo spettacolo di Angela Antonini in programma da sabato 23 a sabato 30 novembre 2024 alle ore 20.30 alla Limonaia di Villa Vogel (Via delle Torri 23 / Via Canova 72). L'iniziativa fa parte della rassegna “
L’educazione sentimentale: azioni di contrasto alla violenza di genere” organizzata dal
Teatro delle Donne per l’
Autunno Fiorentino del Comune di Firenze finanziato dal ‘Fondo periferie’ del Ministero della Cultura. In programma spettacoli, laboratori, letture, corsi di teatro per adulti e adolescenti.
In attività dagli anni ’80, le Guerrilla Girls nascondono la propria identità dietro maschere da gorilla: così si presentano nei loro blitz fatti di poster e slogan. Il loro modo di protestare è creativo ed “educato”: arte, umorismo, fantasia sono gli ingredienti per diffondere messaggi virali utili a cambiare lo status quo delle cose.
Una forma d’espressione che nello spettacolo “Guerrilla Girl - L’arte di comportarsi male” diventa concerto, urlo, protesta e... guerrilla! Il corpo dell’artista e la sua azione sono centrali nella pratica artistica dal vivo fin dall’inizio della performance art. Il rapporto tra l’artista e pubblico è volutamente dal vivo. Dai racconti attorno al fuoco dei nostri antenati alla maledizione diabolica di Diamanda Galas, dalle poetesse e performer americane degli anni 70 al manifesto artistico delle Guerrilla Girls per tentare una strada di liberazione dal cliché imposto alle donne da una cultura basata sul patriarcato. Interessa, nello specifico, come questa liberazione sia stata realizzata con il nascere della performance art attraverso la definizione della libertà del-della performer, in scena.
Corpo, libertà del corpo, valore sociale, politico - oltre che artistico - del corpo scenico, il gesto e l’azione performativa della poesia come forma di live art, come possibilità di innescare una via di fuga da una cultura che pone i suoi divieti, i suoi controlli, strumentalizza e detta legge sulla libertà, l’autonomia, l’esistenza dei corpi, in particolare e – va detto – quello delle donne.
Biglietto 7 euro.
Per maggiori informazioni:
www.teatrodelledonne.com