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domenica 05 maggio 2024

Dead Meadow a Firenze

14-03-2008
Post psichedelia moderna alla Sala Vanni, domenica 16 Marzo con i Dead Meadow, freschi della pubblicazione dell'ultimo lavoro, atteso da 2 anni dal titolo Old Growth. Immaginatevi riff di chitarra che definiscono tracciati psichedelici interminabili, un incedere lento come il tempo del deserto, la voce di Jason Simon che si trascina roca, ed un muro di batteria che percuote il tempo. Il loro suono, dopo una parentesi stoner, ha saputo rinnovarsi, unendo le ceneri del punk rock con la tradizione hard rock, che nei Led Zeppelin e Black Sabbath vede i suoi artefici storici. I Dead Meadow si confermano uno dei gruppi più interessanti del momento, nati nella culla di una scena basata a Washington DC, effervescente e interessante quanto quella di NY. Una scena composta da band quali, Fugazi, Bad Brains. Dismemberment Plan o Jawbox. La band composta da Steve Kille al basso e Stephen McCarty alla batteria, muove i suoi primi passi all'interno della scena indie e post punk di Washington DC, alla fine degli anni 90, in piena era Fugazi. Unendo il rock anni 70 e i testi di J.R.R. Tolkien e H.P. Lovecraft, la band, tra il 2000 e il 2001 compone i primi due album, grazie anche alla collaborazione del bassista dei Fugazi, Joe Lally. Stoner e pesanti influenze hard rock, cosi firmano ll loro primo manifesto. Nel 2003 escono per la Matador Records, si tratta di una conferma, ed il suono della band matura. Dead Meadow colgono una chiave di lettura per il rock moderno ed una delle sue varianti , ovvero la psichedelia. Il disco del 2003 "Shivering King And Others" vede la band esplorare sempre più a fondo il vasto reame della psichedelia, con struggenti ballate e composizioni acustiche deliranti. Con l’album "Feathers" uscito nel 2005, definitivamente si aprono al grande pubblico con suoni piu accessibili, pur rimanendo fedeli al loro impianto ritmico, meno hard rock più psicehdelico. Alla Sala Vanni, il gruppo presenta il nuovo album e sarà un occasione unica per vedere dal vivo una band lontana da riflettori glam che infestano il mondo musicale.