Martedì 10 dicembre 2024, alle ore 18.00, Carl Brandon Strehlke, Curator Emeritus, Philadelphia Museum of Art, con la conferenza "La New York di Helen Frankenthaler, una città in trasformazione", apre nella sala conferenze della Strozzina di Firenze il ciclo di appuntamenti "Frankenthaler. All at once" per approfondire la carriera dell'artista e il contesto in cui ha lavorato. Quattro incontri per conoscere il panorama culturale di New York degli anni Sessanta-Ottanta, il rapporto con i rappresentanti dell’Espressionismo Astratto, il racconto della sua carriera attraverso le immagini di grandi fotografi, il fascino per la sperimentazione pittorica e l’invenzione della tecnica soak-stain. Incontri a ingresso libero. Prenotazione consigliata: www.palazzostrozzi.org/archivio/eventi/frankenthaler-all-at-once/
Fino al 26 gennaio 2025, Palazzo Strozzi ospita "Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole", la grande mostra che celebra una delle artiste più importanti del XX secolo, la cui rivoluzionaria ricerca nella pittura è esplorata attraverso opere della sua produzione tra il 1953 e il 2002 in dialogo con dipinti e sculture di artisti contemporanei, tra cui Jackson Pollock, Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Mark Rothko, David Smith, Anthony Caro e Anne Truitt.
Organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e dalla Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, l’esposizione mira a esaltare la pratica innovativa di questa artista anche attraverso il filtro delle affinità, delle influenze e amicizie che hanno segnato la sua vita personale e creativa.
Attraverso grandi tele e sculture di Frankenthaler e numerose opere di altri artisti, il progetto si pone come una delle più importanti rassegne mai dedicate all’artista in Europa e la più completa rassegna del suo lavoro finora realizzata in Italia, con prestiti – oltre che dalla Helen Frankenthaler Foundation di New York – da celebri musei e collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, la Tate Modern di Londra, il Buffalo AKG Art Museum, la National Gallery of Art di Washington, la ASOM Collection e la Collezione Levett.
Con la sua innovativa tecnica soak-stain (imbibizione a macchia), Frankenthaler ha segnato in modo indelebile l’evoluzione della pittura moderna, nel segno di un nuovo rapporto tra colore, spazio e forma. La tecnica prevedeva infatti l'applicazione di vernice diluita distesa orizzontalmente su tele non trattate, creando effetti simili a quelli dell'acquerello, ma su larga scala e con colori a olio. Frankenthaler applicava la vernice con pennelli o spugne, o direttamente da secchi, lasciando che si espandesse e si mescolasse in modo naturale, creando interazioni cromatiche uniche, segnate da transizioni sfumate e sovrapposizioni traslucide.
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole celebra un'artista che ha sfidato le convenzioni e allargato i confini della pittura con una visione audace e intuitiva che ha infranto le norme tradizionali. Frankenthaler si distingue, infatti, per una capacità unica di combinare astrazione e poesia, tecnica e immaginazione, controllo e improvvisazione, espandendo la sua pratica al di là dei canoni stabiliti, alla ricerca di una nuova libertà nella pittura.
Per maggiori informazioni: www.palazzostrozzi.org