Letteratura, sport, riscatto e solidarietà unite nella presentazione del libro
“Chiedi alla polvere. Quando il calcio non è solo un gioco” di Francesco Caremani, edito da Bradipo Libri. L’appuntamento è in programma alle 18.00 di
sabato 18 gennaio 2025 all’ExFila, in via monsignor Leto Casini a Firenze, e troverà il proprio cuore in una condivisione di racconti tratti da diversi angoli del mondo dove il calcio diventa uno strumento di riscatto sociale, emancipazione e lotta per sognare un futuro migliore.
L’incontro, a partecipazione libera, è moderato dal giornalista Paolo Ceccarelli ed è organizzato da Collettivo di Fabbrica, Soms Insorgiamo, Circikoloco e Arci Firenze, con la partecipazione di Mondeggi, Centro Storico Lebowski e Belle Parole, all’interno della campagna “Resistere all’inverno, prenderci la primavera”.
“Chiedi alla polvere” è l’ultima opera firmata dal giornalista e scrittore aretino Caremani che, nel corso degli anni, ha trovato la propria specializzazione nella narrazione sportiva con l’obiettivo di fare luce su vicende e aspetti diversificati collegati all’universo del pallone, spaziando tra ricerca storica e inchiesta.
Il libro presentato all’ExFila riunisce racconti tratti da ogni angolo del mondo, alcuni raccolti di persona dall’autore, che aiutano a comprendere come il calcio non sia solo un gioco, ma sia un paradigma della vera vita vissuta in quartieri, metropoli e Paesi. Le pagine di “Chiedi alla polvere” sono un concentrato di pillole di storie di calcio autogestito, sociale, completamente integrato con le storie di marginalità, sfruttamento, lotta, riscatto di chi tira calci a un pallone o di chi semplicemente ne diventa tifoso, con vicende di donne, uomini, bambine e ragazzi interpretate nel più ampio quadro della vita attraverso sacrifici, passioni, gesti, emozioni, suggestioni, gratitudine e impegno sociale ancor prima che sportivo.
Tutto questo si inserisce perfettamente nelle finalità della rassegna “
Resistere all’inverno, prenderci la primavera” dove si parlerà del calcio non solo come un gioco ma come una possibilità per una nuova opportunità: alla ex Gkn, infatti, il bisogno di essere comunità è stato riscoperto attraverso la lotta mentre, in molte altre situazioni, è necessario riscoprire il bisogno della lotta attraverso la comunità. Il ricavato dell’iniziativa, in quest’ottica, sarà interamente devoluto al Collettivo di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze.
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Il calcio - ribadisce Caremani, - è interpretato come un’occasione di riscatto: per i migranti senza documenti, per le donne in quei Paesi che ne violentano i diritti, per chi ha perso una gamba e sognava di diventare un campione, per chi scappa dalla guerra, per chi vuole affermare un’identità sociale, per quartieri e comunità che si riconoscono intorno a un rettangolo verde».
Per maggiori informazioni:
www.exfila.it